A Macchia Soprana arrivano 100mila tonnellate

Riapre l'impianto, accoglierà l'immondizia della provincia. Romano: "Mai a Valle della Masseria"
26 ottobre 2010 - Gianni Colucci
Fonte: Il Mattino

«Riapre Macchia soprana». L’annuncia l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano. «Sono in corso le procedure tecniche e amministrative per mettere l’impianto in condizione di riaprire. Ma valle della Masseria rimarrà fuori». L’invaso che ha accolto i rifiuti della Campania e della provincia di Salerno non è saturo e può contenere altre 100 mila tonnellate. I fatti di questi giorni, con Terzigno sempre sotto assedio, ha richiesto un maxi utilizzo degli invasi delle province di Avellino e Benevento per lo smaltimento dei rifiuti della provincia di Napoli oltre che quelli di Salerno. Di qui la necessità di individuare una soluzione alternativa per allentare la pressione su Avellino e Benevento. Così si tornerà a conferire in provincia di Salerno i rifiuti del Salernitano. «Un’ipotesi che non è mai tramontata - dice Romano - gli amministratori sanno che per motivi di ordine tecnico è indispensabile arrivare al completamento della discarica per poi procedere al regolare processo di definitiva chiusura». Non è ancora chiaro quando cominceranno i conferimenti, ma tuttavia si tratterà di giorni se non di ore. «I tecnici stanno effettuando le verifiche del caso - spiega l’assessore - per poi procedere alla riapertura». La capacità dell’impianto è di circa centomila metri cubi. Un tetto di conferimenti che per quanto riguarda la provincia di Salerno potrà essere raggiunto nel giro di un anno. Tra l’altro la provincia di Salerno non aveva indicato nel proprio piano un altro impianto e quindi la scelta era obbligata. Fino ad oggi si era conservato per Macchia Soprana lo status di impianto «di riserva», ma i ritardi sui termovalorizzatori ha messo in crisi il sistema. Di qui la necessità di smaltire sul territorio salernitano i rifiuti prodotti localmente. È partita dalla Regione dunque l’indicazione di mettere a disposizione l’impianto salernitano: E da ieri si sono rivisti i tecnici e funzionari che hanno riavviato procedure amministrative e organizzative. «Ma non si tratterà certo di mettere in piedi un nuovo piano. Quel che abbiamo da anni organizzato ora sarà operativo. Nient’altro. Come Regione comunicheremo che Valle della Masseria sarà assolutamente esclusa da ogni ipotesi di riapertura». Infatti quella discarica non essendo stata inserita nel piano provinciale dello smaltimento, il piano regionale non la recepisce nella previsione progettuale di nuove discariche in Campania. «Macchia Soprana riapre per i rifiuti della provincia di Salerno si badi bene - dice Romano - nel piano provinciale non l'ha prevista e quindi l’ha eliminata». Su Macchia Soprana il problema è sostanzialmente di tipo tecnico. Anche se si comprende che la funzione di «riserva» era sempre utilizzabile in caso di necessità. E in queste ore l’emergenza incombe. Così si coglie l’occasione per mettere in sicurezza definitivamente l’impianto. Le anomalie di funzionamento di Acerra, le proteste di Terzigno hanno costretto a riaprire molto prima del previsto la cavea di Macchia Soprana. «Se non si fa questo passaggio non la chiudi mai e per chiudere è indispensabile portarci nuovi rifiuti», dice Romano. Rifiuti da Salerno e non da Napoli o da altre province per evitare che gli impianti dell’Irpinia e del Sannio vadano in affanno e si rompe quella catena della solidarietà che in precedenza aveva portato i rifiuti tutti a Macchia Soprana e in forza della quale Salerno non aveva discariche aperte al momento. Non è chiaro ai profani perché sia necessario metterci altri rifiuti per poter chiudere una discarica, ma tant’è. In conferenza dei servizi al ministero dell'Ambiente era stato studiato e condiviso con gli amministratori locali questo percorso. Macchia Soprana deve avere ulteriori conferimenti che la stabilizzino per poi arrivare alla sua chiusura, fu spiegato in quell’occasione. Va anche chiarito che se Terzigno non sarà accessibile, Savignano e Santa Croce del Sannio dovranno servire Napoli e quindi Salerno no può più andare a sversare, come accaduto fino ad ora, ad Avellino e Benevento. «Altrimenti bisognava prevedere di aprire un’altra discarica e una soluzione di alleggerimento a questo punto è improponibile», riflette Romano.

Powered by PhPeace 2.6.4