«Completare la quarta vasca» L’escamotage tecnico per riaprire
L’impianto di Macchia Soprana è lì, coperto da teloni. Anche la quarta vasca quella che, secondo, i tecnici non è stata «completata». Giocano un po’ sui termini, ma il concetto è semplice: una discarica non è completata quando non è stata completamente riempita. Quindi la discarica, ufficialmente, non sarà «aperta» ma solo «completata». Una sfumatura che, a detta dei tecnici, potrebbe «tranquillizzare i cittadini». Ma non è così. Le centomila tonnellate da mandare a Serre, dunque, sarebbero da sversare tutte nella quarta vasca. In questo modo si potrebbe poi procedere anche alla bonifica dell’area. Bonifica che, al momento, sarebbe impossibile proprio per il mancato completamento del sito che impedirebbe il «kepping», ovvero la chiusura con un tappo. Dalla società che gestisce l’impianto, arrivano anche rassicurazioni in merito al fatto che non ci sarebbero frane interne al sito il quale, tecnicamente, risponde bene. Qualche smottamento ci sarebbe, invece, sulla strada di accesso alla discarica. Una strada sulla quale andrebbe ripristinata la viabilità a causa di cedimenti dell’asfalto e non solo. Dopo la chiusura dell’impianto, difatti, la giunta municipale di Postiglione avrebbe emesso un’ordinanza con la quale si vieta l’attraversamento dei camion nel tratto di strada che conduce a Macchia Soprana e che rientra nel proprio territorio. Un’ordinanza resa necessaria, secondo il Comune, per impedire la realizzazione di un progetto che prevedeva l’allargamento «a specchio» della discarica sul territorio di Postiglione. Sarebbero quindi anche stati dismessi i tubi di raccolta dei liquidi e dei percolati. Tubature che, a questo punto, andrebbero rifatte sul versante serrese della strada che va anche ripristinata a causa della mancata attuazione dei lavori di manutenzione che erano stati programmati. Lavori che, di fatto, non si sa a chi competerebbero. Insomma, sembra un po’ un cane che si morde la coda. C’è però chi sostiene che la capacità di raccolta del sito sarebbe anche superiore: i rifiuti si sarebbero difatti ammassati e avrebbero perso il 20% del loro volume. Ma è un’ipotesi, questa, che al momento nessuno prende in considerazione. Il progetto di sistemazione della strada, lavori indispensabili per consentire l’arrivo dei camion, è già pronto e potrebbe essere completato nel giro di appena una settimana. Tempo dieci giorni, dunque, e il sito potrebbe essere operativo. Ovviamente il tempo di apertura dipenderà dai flussi di camion che saranno previsti ogni giorno. Ecco comunque la scheda tecnica della discarica, realizzata secondo un progetto commissionato dalla Provincia di Salerno e redatto dalla Fondazione dell’Università di Salerno. Il fondo del terreno è stato protetto da due metri di argilla (uno in più rispetto alla norma), un materasso bentonitico e un telo di plastica. Sono stati progettati trentamila metri quadrati di terreno per accogliere 30mila metri cubi di fos, sovvalli e anche tal quale. Quindi un’area per la raccolta del percolato e una adibita ad uffici.