Ruspe e raccolta straordinaria ma riesplode la rabbia

Nella notte dovrebbero dimezzarsi le 4300 tonnellate di ieri in strada
Rivolta dei residenti in Via Imbriani
26 ottobre 2010 - lu.ro.
Fonte: Il Matino

Quattromilatrecento tonnellate in strada. Oggi c’è ne potrebbero essere solo - si fa per dire - 1900 a sporcare Napoli. È la scommessa del Comune, grazie alla ritrovata intesa con Guido Bertolaso. Ma c’è di più: togliere tutti i rifiuti dalle strade entro giovedì è qualcosa in più di una speranza. Se il ritmo è quello di queste ore, ovvero conferire 1500-1600 in luogo delle 1200 attuali si può anche fare. L’Asìa, per centrare l’obiettivo, ha affittato una decina di mezzi più grandi in sostituzione di quelli semidistrutti nella rivolta di Terzigno e ha la possibilità di potere fare doppi turni di raccolta perché c’è dove conferire. Ovvero negli ex cdr di Tufino e Giugliano. Questa la prospettiva che ha basi più o meno concrete. La cronaca invece fa luce su una città in guerra con la monnezza, avvolta dal fumo dei roghi, con intere zone del centro da via Imbriani al Vomero passando per Materdei dove c’è stata la guerra dei sacchetti. Strade bloccate da muri di tonnellate e tonnellate di spazzatura. E l’esasperazione e lo sdegno della gente avvilita di fronte a spettacoli che non immaginava più di rivedere. Decine gli interventi dei vigili del fuoco. Se in centro è scoppiata una vera e propria rivolta in periferia se possibile la situazione è ancora più brutta. A Pianura - dove storicamente anche nei momenti di non crisi c’è spazzatura in strada - le temperature non calde di questi giorni aiutano a non far salire ulteriormente il nervosismo. A proposito di rischio infezione l’Asl continua a essere senza fondi così le operazioni di derattizzazione e di trattamento dei cumuli - essenziale per evitare cattivi odori e soprattutto rischi per la salute - è quasi nulla. Il balletto di responsabilità a colpi di fonogramma va avanti ed è proporzionale alla crescita della spazzatura in strada. «Grazie all’impegno di Asìa - spiega invece l’assessore Paolo Giacomelli - e alla possibilità di raccogliere e conferire negli impianti Stir nei giorni festivi e nell'orario diurno possiamo migliorare. Mantenendo questo ritmo credo sia possibile avvicinarci all’azzeramento della quantità di rifiuti abbandonati per le strade in circa cinque giorni». Secondo Giacomelli andare a Tufino e Giugliano potrebbe rappresentare la svolta: «L'importanza di poter conferire negli impianti anche di domenica e negli orari diurni consente - spiega - di poter effettuare un doppio giro di raccolta in città facendo diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti presenti nelle strade». Sulle soluzioni prospettate da Bertolaso l’assessore è fiducioso a patto che «si mantengano le quote di conferimento esclusive per la provincia di Napoli al termovalorizzatore di Acerra. Solo così il sistema del ciclo integrato dei rifiuti nella provincia può trovare un equilibrio»

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