iscarica di Maruzzella, il Presidio non molla
Domenica di lotta per i manifestanti che presidiano la discarica di «Maruzzella». Anche nella giornata di ieri, come nelle cinque precedenti, il gruppo formato da sindaci e cittadini, guidato dalla fascia tricolore Emiddio Cimmino, è rimasto nella tenda all’imbocco del sito per impedire ai mezzi provenienti dal Napoletano di sversare rifiuti. Anzi, ha fatto di più, si è organizzato per rendere la permanenza davanti al sito meno dura. I dimostranti, infatti, hanno chiesto al parroco don Carlo Dell’Aversano di celebrare la Santa Messa proprio a poche decine di metri dalla discarica. Il sacerdote ha accettato di buon grado la proposta e poco dopo le dieci ha officiato il rito sacro. Il gesto è stato apprezzato dai cittadini del posto, i quali, seppur poco informati, sono arrivati alla spicciolata. Le preghiere dei fedeli, però, non hanno impedito ad alcuni tir di scaricare rifiuti. Intorno alle undici, infatti, sono giunti tre mezzi dalla provincia di Napoli. Anche in questo caso i manifestanti hanno cercato di fermare pacificamente i camion, ma l’intervento delle forze dell’ordine ha vanificato il loro tentativo. Il sindaco di San Tammaro, seppur dispiaciuto per l’accaduto, guarda il bicchiere mezzo pieno: «Anche oggi sono arrivati soltanto tre camion che hanno scaricato poco più di novanta tonnellate di rifiuti. Cifre che sono lontane dalle quattrocento che Caldoro ci aveva ordinato di far sversare ogni giorno. Come spesso mi è capitato di fare in questi giorni, non mi resta che fare un bilancio e ammettere che siamo riusciti a limitare di molto i danni». «Nei primi tre giorni – continua il primo cittadino – abbiamo sbarrato il passo a qualsiasi mezzo proveniente dal Napoletano. Venerdì soltanto due tir hanno scaricato i rifiuti e negli ultimi tre giorni solo tre. È chiaro che noi avremmo voluto non far varcare a nessun mezzo l’entrata della discarica, però, vista la situazione, penso stia andando bene». Anche ieri si è presentato a «Maruzzella» il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, accompagnato dal direttore generale Picaro. La massima carica di corso Trieste ha salutato i manifestanti e ha presieduto una riunione all’interno della tenda con i sindaci presenti. Nel corso dell’assemblea, le fasce tricolori hanno fatto presente a Zinzi tutte le problematiche che stanno bloccando la raccolta dei rifiuti in Terra di Lavoro e hanno chiesto un suo intervento risolutore. «Il presidente ci è molto vicino. Si informa ogni giorno di quello che accade qui. La sua vicinanza ci sta aiutando molto in questa battaglia. Ovviamente noi sindaci stiamo guardando anche a quello che accadrà dopo il 26. Abbiamo detto a Zinzi che ci sono dei problemi nel garantire il servizio di raccolta dei rifiuti e che si dovrebbero risolvere delle questioni insolute che ancora oggi ci preoccupano». Intanto, il presidio continua e si appresta a vivere gli ultimi due giorni di pacifica protesta. Ieri la discarica ha chiuso alle 12 e, nonostante tutto, molta gente si è trattenuta fino a tardi. Il sindaco Cimmino delinea le strategie delle ultime quarantotto ore: «Resteremo questa notte e via via fino a martedì staremo nella tenda per sorvegliare il sito. Domani e martedì la discarica chiuderà alle 17, per questo credo che ci attendono altre due lunghe giornate per evitare che il lavoro fatto nell’ultima settimana non venga vanificato in poche decine di ore. Dopodiché, se alla decisione di Caldoro non seguiranno altri provvedimenti che ci potrebbero penalizzare, rimuoveremo il presidio».