Palazzo di Città va avanti, il contenzioso di Veolia non cambierà il piano
Al Comune di Salerno si guarda con comprensibile attenzione alla partita che si combatte sul terreno della giustizia amministrativa ma senza fermare il lavoro per rispettare il ruolino di marcia previsto per portare in porto la realizzazione del termovalorizzatore. Un percorso che, secodno i calcoli dello staff tecnico che gestisce l’intervento, dovrebbe approdare a luglio con il conferimento dell’appalto dell’opera. Ma osserviamo con ordine i tasselli del puzzle-impianti. Doppia partita al Tar. Due ricorsi sul tavolo del giudici amministrativo. Accanto a quello del Comune di Giffoni Sei Casali (vedi servizio a lato) che contesta la localizzazione territoriale dell’impianto, ce n’è un altro di merito, presentato dalla multinazionale francese Veolia che contesta l’illegittimità della propria esclusione dalla preselezione operata dal Comune. Veolia è stata depennata per la mancanza di un requisito posto dal Comune nel bando. L’impresa che si candida all’appalto - questa l’indicazione del bando - deve essere essa stessa la progettista dell’impianto. Veolia ha invece affidato tale compito ad una società terza. La normativa europea contempla questa facoltà. Il Comune, all’atto della redazione del Bando, non l’ha fritenuta sulla base di interpretazioni giuridiche, obbligatoria ed esclusiva. Se il Tar dovesse dare ragione a Veolia, la società francese rienterebbe in gara accanto alle due ditte preselezionate: 2A2 (raccoglie società pubbliche specializzate nel campo di Brescia e Milano) e l’emiliana Hera. In caso di sconfitta al Tar al Comune assicurano che, compiuta l’integrazione, la procedura concorsuale procederà rispettando la tempistica fissata. Il pacchetto-rifiuti del Governo. Nessun effetto determinerà il provvedimento sull’emergenza rifiuti che oggi il Governo varerà nella riunione a Napoli. Ieri il ”Sole 24 ore” ha anticipato la volontà del Governo di autorizzare, giustificata con la situazione di emergenza, la procedura della trattativa privata per l’affidamento della realizzazione dei termovalorizzatori. Non si tratteremme comunque di un vincolo obbligatorio. In verità si tratta di una previsione già contenuta nel decreto di conferimento dei poteri commissariali al sindaco De Luca da parte del presidente del Consiglio Prodi. Laddove il decreto indicava in un articolo la possibilità di assegnare l'appalto «mediante procedure coerenti con la somma urgenza» (il che equivale alla trattativa privata). «Il Comune - dice Alberto Di Lorenzo, capostaff del sindaco De Luca e responsabile del procedimento per il termovalorizzatore - ha scelto la procedura ordinaria perchè è stata valutata la più aderente al principio della libera concorrenza. E compatibile con i tempi rapidi che ci siamo dati per realizzare il termovalorizzatore».