Terzigno bis. confermato lo stop Ma i Sindaci dicono no al piano

Salta l'accordo, Cava Vitiello resta sospesa. Ad Acerra la spazatura di Napoli
25 ottobre 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Un messaggio chiaro: Cava Vitiello non si farà ma il sito non sarà depennato dalla legge. E un appello: i cittadini perbene di Chiaiano sono stati ascoltati, ora isolino i facinorosi per evitare altri incidenti. Tutto ieri nel corso di una conferenza stampa organizzata in prefettura con il sottosegretario Bertolaso; il governatore Stefano Caldoro; il presidente della Provincia Luigi Cesaro; il prefetto Andrea De Martino; il responsabile dell’unità stralcio, generale Mario Morelli; il questore Santi Giuffrè, il comandate provinciale dei carabinieri, Mario Cinque e il comandante della Guardia di finanza, Giuseppe Grassi. In apertura le condoglianze per la morte del lavoratore Asìa ucciso da una pala meccanica nello stir di Giugliano. Poi la presentazione dei punti dell’accordo raggiunto sabato notte e non sottoscritto dai sindaci di Boscoreale, Gennaro Langella; Boscotrecase, Agnese Borrelli; Trecase, Gennaro Cirillo e Terzigno, Domenico Auricchio. Ieri mattina i primi cittadini hanno disertato l’appuntamento per apporre la firma sul documento stilato sabato: i cittadini del vesuviano, a lungo consultati, non avevano, infatti, dato il via libera. Un documento in sei punti. Il primo: saranno fermati per tre giorni gli sversamenti a cava Sari in modo da permettere la copertura dei rifiuti e i prelievi necessari per gli accertamenti sanitari. Alle attività parteciperanno i tecnici nominati dagli enti locali. Dopo questo termine si tornerà a portare i rifiuti del vesuviano fino all’esaurimento della capacità. Poi l’argomento più contestato, l’apertura di cava Vitiello sospesa a tempo indeterminato (e rimandata, per usare le parole di Bertolaso, alle «calende greche»). I comitati hanno chiesto una modifica al decreto legislativo che ne decide l’apertura. Ma la proposta non è stata accolta. Nessun problema, invece sugli altri punti. Si è deciso di avviare in consiglio regionale un approfondimento sul piano rifiuti, compresa la definizione degli ambiti. Tutti d’accordo sul tavolo tecnico permanente al quale dovrebbero partecipare i sindaci. Alla base dell’accordo, ovviamente, la sospensione di tutte le manifestazioni di protesta. Un accordo che, lo ha sottolineato Bertolaso, era il frutto di un lungo dibattito. «Abbiamo offerto tutto il possibile», ha spiegato il sottosegretario che ha anche sottolineato che la spazzatura della Provincia di Napoli andrà in gran parte al termovalorizzatore di Acerra: «E questo sarà il banco di prova dell’impianto. Tutti saprete che Napoli è pulita perché funziona quell’impianto», ha sottolineato. Gli sversamenti a Chiaiano non aumenteranno. «Il nostro obiettivo è dimostrare che siamo una regione normale - ha detto il governatore Caldoro - dobbiamo dotarci di termovalorizzatori, impianti intermedi e discariche, in alcuni casi molto vicini ai centri abitati. Il ciclo dei rifiuti deve essere sostenibile, all’alttezza di una regione normale perché ci sono tutte le condizioni per la sua attuazione». Un appello a isolare i violenti è partito ancora una volta dal questore di Napoli, Santi Giuffrè, che ha ribadito che le forze dell’ordine si stanno comportando bene. Il questore ha confermato le attenzioni nell’evitare «infiltrazioni di gruppi ideologizzati e camorristici nelle manifestazioni pacifiche dei cittadini di Terzigno e Boscoreale. Sono facce non legate alla protesta non violenta che hanno interessi contrapposti a quelli dello Stato». E il prefetto De Martino ha sottolineato: «E’ importante tornare alla vita normale. Se si impedisce il passaggio di un camion si diventa violenti anche con un rosario in mano».

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