A Pustarza cala la tensione scaricano i camion da Napoli
Entro martedì arriveranno le ultime 500 tonnellate previste
Davanti ai cancelli della discarica di Pustarza non c’è più la fila di compattatori. Alle prime luci dell’alba sono state completate le operazioni di conferimento dei rifiuti rimaste sospese la sera precedente. Certo, chi ha dovuto attende anche venti ore per sversare, riprende la strada del ritorno con qualche mugugno. Dovrebbe arrabbiarsi, tuttavia, più con chi l’ha inviato a Savignano senza la documentazione prevista che con i gestori dell’impianto. Quest’ultimi si sono limitati a seguire il disciplinare concordato con l’ex struttura commissariale per i rifiuti. «IrpiniAmbiente» ha voluto vederci chiaro perfino su come emettere le fatture per evitare sorprese nei pagamenti. Né si poteva sfuggire ai controlli di competenza del Comune di Savignano, che prevedono, tra l’altro, che un compattatore possa lasciare la discarica solo dopo il lavaggio delle ruote e del cassone. Non si è trattato, pertanto, di una ripicca per l’ordinanza emessa sa Stefano Caldoro, ma del rispetto di regole. Lo hanno capito gli stessi autotrasportatori, ai quali non è stata negata alcuna assistenza. Polizia e amministrazione comunale di Savignano si sono prodigati anche per l’arrivo di generi di prima necessità. Un gesto gradito che è servito ad allentare la tensione lungo la strada dove sono rimasti per ore i compattatori. Insomma, dopo i primi giorni di scarico dei rifiuti provenienti da Napoli e provincia (poco più di 600 tonnellate), l’impianto di Savignano si dispone ad accogliere il residuo quantitativo di 500 tonnellate entro il martedì prossimo. Per come ha sentenziato il Tar del Lazio non ci potranno essere proroghe. L’unica incertezza riguarda i quantitativi da scaricare. I mezzi sono stati fermi una giornata per i controlli. Sarà consentito loro di recuperare la giornata di sosta? Imminente appare una scadenza anche per il conferimento dei rifiuti (la cosiddetta quota di solidarietà) della provincia di Salerno. Nell’incontro svoltosi a Napoli tra gli assessori provinciali all’Ambiente è emerso che l’impianto di Macchia Soprana, che deve accogliere i rifiuti della provincia di Salerno, sarà disponibile nel mese di novembre. «Questo vuol dire - spiega l’assessore provinciale Domenico Gambacorta - che Pustarza riceverà solo i rifiuti della provincia di Avellino. Il che ci consente di partire con il piede giusto per la provincializzazione del ciclo dei rifiuti. Potremo contare su questa discarica almeno fino a 2013. D’altra parte a Savignano dev’essere ancora realizzata la quarta vasca. Non si può andare oltre certe quantità». La terza vasca, infatti, può accogliere 50mila tonnellate e l’ultima, che sarà consegnata, tempo permettendo, solo nella prossima primavera, altre 170-200mila tonnellate. Ma ci sono le sollecitazioni degli ambientalisti perché si avvii subito la fase di bonifica di tutta una vasta area circostante l’impianto, a partire da quella dove sorgeva la vecchia discarica comunale, dove spesso l’accumulo di acque piovane provoca non pochi problemi. Gli ambientalisti ritengono infatti che, proprio per la preesistenza di rifiuti in quell’area, si corre il rischio dell’inquinamento di alcune falde acquifere. Per il sindaco Ciasullo l’attenzione a questo problema non manca. Rientrava tra gli impegni assunti dal governo quello di bonificare per prima la vecchia discarica. Vuol dire che sarà nuovamente inviato a chi di dovere il carteggio per far avviare i lavori annunciati. Per i quali, in realtà, non si sa dove attingere le risorse.