Sprint per l'inceneritore «pronto in otto mesi»

Entro il 10 giugno al via la prima discarica di Savignano Irpino poi tocca a sant’Arcangelo
21 maggio 2008 - Leandro del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Proteste a Savignano Irpino. A destra l’inceneritore di Acerra Otto mesi per completare e far funzionare l’impianto del termovalorizzatore di Acerra. Questo, naturalmente, dal momento in cui saranno disponibili i fondi. Lo ha annunciato il commissario liquidatore Goffredo Sottile nell’incontro del comitato istituzionale che si è tenuto ieri in Regione. E a sua volta il rappresentante del commissariato, Antonio Reppucci, ha comunicato che il 10 giugno sarà pronta la prima piazzola della discarica di Savignano Irpino e la settimana dopo sarà possibile cominciare a utilizzare quella di Sant’Arcangelo Trimonte. Per la valutazione di impatto ambientale del sito di Terzigno, che dovrebbe ospitare la frazione organica stabilizzata, si utilizzeranno le procedure ordinarie e non quelle più veloci dei poteri commissariali. I tempi, quindi, saranno lunghi, ma non sarà un problema: la fos è un residuo della lavorazione degli impianti di trattamento che non sono, però, funzionanti. Al vertice, oltre all’assessore regionale Walter Ganapini, hanno partecipato i rappresentanti delle Province (per Napoli Dino Di Palma con l’assessore Giuliana Di Fiore), l’assessore comunale Gennaro Mola, il capo di gabinetto del commissario De Gennaro, Giuseppe Reppucci e il rappresentante provinciale dell’Anci, Enzo Cuomo. La riunione era stata proposta anche dal presidente della provincia di Avellino, Alberta De Simone che ha chiesto l’autorizzazione ad acquistare e utilizzare un impianto di ultima generazione per il trattamento di rifiuti. Le sono stati chiesti un progetto completo e una previsione economica. Ma si è discusso anche del commissariamento di 22 comuni da parte di De Gennaro e della richiesta di approfondimento partita per altri 42 enti locali. Secondo il commissariato, che però non ha voluto fornire gli elenchi, non ci sarebbero nelle due liste i comuni capoluoghi. In particolare sarebbero in difficoltà quelle amministrazioni che non hanno avuto la possibilità di utilizzare i dipendenti dei consorzi di bacino come previsto dalle norme e come richiesto dal commissario Sottile. Lo staff di De Gennaro ha deciso di utilizzare il guanto di velluto e ha nominato come commissari ad acta i segretari comunali degli enti in difficoltà. Sulla vicenda è sceso in campo Enzo Cuomo che ha spiegato: «In Campania ci sono molti Comuni virtuosi che stanno spingendo sulla differenziata, ma ora sono in difficoltà per la mancanza dei siti di compostaggio. Le amministrazioni devono fare ricorso ai privati pagando 200 euro a tonnellate per lo smaltimento. Di questo passo andranno incontro a gravi difficoltà. Se si vuole far marciare la differenziata bisogna assicurare il via ai nuovi impianti». E dall’Anci è arrivato un comunicato nel quale si sottolinea: «Bisogna proseguire nella direzione del sostegno ai comuni innanzitutto sul versante delle discariche e degli impianti di trattamento, delle piattaforme di recupero nonché della realizzazione dei termovalorizzatori. Rischiano di non essere efficaci i piani di raccolta differenziata dei Comuni se non si ricostruisce l'intero ciclo di gestione integrata dei rifiuti».

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