Avellino, liberata la strada ma venti ore per scaricare
In arrivo altre 500 tonnellate
Avellino. Davanti ai cancelli della discarica di Pustarza non c’è più la fila di compattatori. Alle prime luci dell’alba sono state completate le operazioni di conferimento dei rifiuti rimaste sospese la sera precedente. Certo, chi ha dovuto attendere anche venti ore per sversare, riprende la strada del ritorno con qualche mugugno. Dovrebbe arrabbiarsi, tuttavia, più con chi l’ha inviato a Savignano senza la documentazione prevista che con i gestori dell’impianto. Quest’ultimi si sono limitati a seguire il disciplinare concordato con l’ex struttura commissariale per i rifiuti. «IrpiniAmbiente» ha voluto vederci chiaro perfino su come emettere le fatture per evitare sorprese nei pagamenti. Né si poteva sfuggire ai controlli di competenza del Comune di Savignano, che prevedono, tra l’altro, che un compattatore possa lasciare la discarica solo dopo il lavaggio delle ruote e del cassone. Non si è trattato, pertanto, di una ripicca per l’ordinanza emessa sa Stefano Caldoro, ma del rispetto di regole. Lo hanno capito gli stessi autotrasportatori, ai quali non è stata negata alcuna assistenza. Polizia e amministrazione comunale di Savignano si sono prodigati anche per lìarrivo di generi di prima necessità. Un gesto gradito che è servito ad allentare la tensione lungo la strada dove sono rimasti per ore i compattatori. Insomma, dopo i primi giorni di scarico dei rifiuti provenienti da Napoli e provincia (poco più di 600 tonnellate), l’impianto di Savignano si dispone ad accogliere il residuo quantitativo di 500 tonnellate entro il martedì prossimo. Per come ha sentenziato il Tar del Lazio non ci potranno essere proroghe. L’unica incertezza riguarda i quantitativi da scaricare.