Disoccupati e antagonisti: alleati nella strategia della violenza

Il questore Giuffrè: possibile saldatura anche se hanno obiettivi completamente diversi
24 ottobre 2010 - re.cro.
Fonte: Il Mattino

Il primo segnale, fin troppo chiaro la settimana scorsa in concomitanza con il corteo degli studenti. In pieno centro i senza lavoro si mischiano agli studenti e ai rappresentanti dei Cobas e con un raid incendiano i rifiuti in piazza Trieste e Trento. Raid ripetuto la sera, mentre a terzigno ci sono i primi bagliori di rivolta: assalto a sei bus dell’Anm, colpi di mazze di ferro, vetri infranti, danni e paura in centro. Il rischio di una riunificazione quasi spontanea delle rivolte è concreto. E il questore lancia l’allarme. Isolare i gruppi estremisti che si confondono tra la popolazione e che hanno «obiettivi diversi rispetto a quelli che persegue la pacifica popolazione dei comuni vesuviani interessati dall’apertura del secondo invaso a Terzigno». Così l’appello lanciato ieri dal questore di Napoli Santi Giuffrè. Nei confronti di queste fazioni, il questore conferma che le indagini stanno procedendo e che la Questura sta ponendo massima attenzione nell’evitare «infiltrazioni di gruppi ideologizzati e camorristici nelle manifestazioni pacifiche dei cittadini di Terzigno e Boscoreale». «Sono facce non legate alla protesta non violenta, che hanno interessi contrapposti a quello dello Stato e che, in queste occasioni, trovano terreno fertile per le loro scorribande», sottolinea Giuffrè. In merito alla possibilità dell’intervento dell’esercito in Campania finalizzato a fronteggiare le derive estremiste il questore di Napoli ha evidenziato che «si tratta di decisioni che non spettano a me, io mi occupo di ordine pubblico e mi sembra che finora la situazione sia stata fronteggiata egregiamente. I nostri uomini si stanno comportando molto bene». «Ovviamente mi auguro che si ritorni alla normalità spontaneamente», ha auspicato il questore di Napoli il quale ha concluso sottolineando di confidare nella «bontà della protesta». Nei giorni scorsi, prima che si registrasse una sequenza impressionanti (tre notti su tre) di incidenti e guerriglia a Terzigno, il questore Giuffrè aveva risposto: «Ci sono indagini che stiamo portando avanti. Certo che tutti quelli che hanno interesse ad evidenziare i problemi sociali non si tirano indietro, siano associazioni di carattere ideologico oppure altro. La protesta della popolazione di Terzigno è improntata a forte spontaneità - ha concluso il questore di Napoli - ma bisogna vigilare per evitare che altri gruppi di qualsiasi natura possano inserirsi e gestire la situazione in tale contesto».

Powered by PhPeace 2.6.4