E' ancora battaglia molotov e feriti occupate le stazioni

Terzigno, colpiti due poliziotti e tre carabinieri
poi la risposta con lacrimogeni e cariche
24 ottobre 2010 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

Terzigno. Un’intera giornata di proteste «sparse»: blocchi in tutto il vesuviano, stazioni occupate, negozi chiusi. E una notte di violenze, cariche e scontri. Dalle parti della discarica il refrain, ormai, è sempre lo stesso: alla rotonda di via Panoramica gli animi si accendono quando calano la tenebre. Anche la notte scorsa è andata così. In azione a volto coperto bande di incappucciati. Dopo che qualcuno ha fatto saltare l'illuminazione pubblica, sono partiti i disordini. Poco dopo la mezzanotte sono state lanciate prima pietre, poi fuochi d’artificio e infine molotov. Le forze dell’ordine hanno risposto con le cariche e i lacrimogeni e la tensione si è fatta subito altissima: ci sono stati anche inseguimenti, con poliziotti e carabinieri intenti a disperdere i facinorosi e a rincorrerli nei vicoli e nelle campagne vicine. Due ore o poco più di panico, poi l’arretramento dei manifestanti e una relativa calma fino al mattino. Il bilancio finale è stato di cinque feriti: due poliziotti e tre carabinieri. Ma tra i residenti ed i manifestanti serpeggia il malumore per il comportamento delle forze dell’ordine. In molti denunciano di essere stati malmenati pur non avendo partecipato agli scontri. È il prezzo che pagano i cittadini pacifici, che finiscono coinvolti dalle cariche di poliziotti e carabinieri costretti a fare i conti con facinorosi molto organizzati. Con la luce del giorno cessa la violenza ma non terminano le manifestazioni di protesta. Per tutta la giornata di ieri le occupazioni e i blocchi sono state decine e non hanno riguardato solo Terzigno e Boscoreale. Ad Ottaviano è stato interrotto il mercato settimanale: un gruppo di cittadini ha avvicinato gli ambulanti chiedendo loro di chiudere le baracche. Stessa solfa nel centro urbano di San Giuseppe Vesuviano, dove i negozi sono stati tutti chiusi per il secondo giorno consecutivo. Tutti hanno affisso un cartello «chiuso per protesta», ma a San Giuseppe i poliziotti del commissariato hanno denunciato due uomini, un 47enne e un 41enne entrambi di Terzigno. Il primo è stato per i reati di manifestazione non autorizzata, istigazione a delinquere, interruzione di pubblico servizio e porto abusivo d’arma in luogo pubblico. L’altro per manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio. I due si erano messi in strada, con catene e bastoni, a incitare la folla a bloccare le strade. Con loro anche altre persone, fuggite via all’arrivo dei poliziotti. Sempre ieri, un gruppo di cittadini ha occupato la stazione di Pompei: duecento persone hanno interrotto il transito dei treni delle ferrovie dello Stato nella stazione della città del Santuario, poi la protesta è rientrata. Centinaia anche i manifestanti che hanno occupato i binari alla stazione della Circumvesuviana di Terzigno, poi liberata nel tardo pomeriggio. Dalle parti della rotonda di via Panoramica, invece, migliaia di persone che con l’arrivo della sera hanno cominciato a tornare a casa alla spicciolata. La parte pacifica della protesta, infatti, pur essendo comunque piuttosto numerosa sembra arretrare gradualmente, probabilmente presa dalla paura e dalla stanchezza. Restano gli irriducibili e i violenti, pronti ad un’altra notte di scontri

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