Il residente: crollato il mercato anche per le case abusive

23 ottobre 2010 - p.t.
Fonte: Il Mattino

Terzigno. Dice di chiamarsi Claudio e tocca crederci. Perché le generalità da queste parti contano solo per chi, sebbene in un’ipotesi molto remota, potrebbe fargli pagare lo scotto della sua palazzina abusiva. È una delle tante, in pratica quasi tutte, costruite negli anni lungo via Zabatta, la strada dalla quale passano i camion per la discarica e dove ogni notte si scatena l’Intifada. Qui molte case hanno il cartello «Vendesi». «Ma chi se le compra?» si chiede retoricamente Claudio, barba non rasata, mani rudi ma cervello fine. «Oggi il prezzo delle abitazioni di Terzigno è crollato del 50%. Una tragedia». Ma se sono abusive, costruite nel parco che tanto elogiate, non dovrebbero essere abbattute? «E chi lo fa? I sindaci? Qui scoppierebbe un’altra guerra civile». Spazzatura pure quella. Siamo in piena zona rossa, che significa pericolo mortale in caso di eruzione del Vesuvio. E le vie di fuga? «Guardatevi attorno, dove scappiamo? Si intaserebbe tutto se solo si facesse un’esercitazione, figuriamoci se si sveglia davvero la montagna di fuoco. Si alzano muri continuamente proprio perché nessuno abbatte. Ma si costruisce per necessità». Anche se le case le vendevate e affittavate ai napoletani, ai forestieri? «L’hanno fatto. Ma adesso chi le compra? Hanno ucciso anche l’illegalità». Un danno collaterale.

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