Bruxelles attacca: "Potete scordarvi i 145 milioni di euro"

Il Parlamento Ue: avevate detto niente più discariche
un governo affidabile deve mantenere le promesse
23 ottobre 2010 - Cristina Marconi
Fonte: Il Mattino

Bruxelles. Di decisioni concrete per ora non ce ne sono, ma a Bruxelles c’è consapevolezza «del fatto che la situazione è molto grave e richiede il rispetto delle regole europee in materia di ambiente». Se da una parte la Commissione europea parla a mezza bocca di «preoccupazione» per descrivere la sua posizione davanti a quello che sta accadendo sul fronte dei rifiuti in Campania, dal Parlamento europeo giungono osservazioni ben più critiche: aprire nuove discariche nel parco nazionale sarebbe «aberrante» e con questa mossa le autorità italiane «si possono scordare di vedere sbloccati i 145 milioni di fondi europei congelati». Lo ha dichiarato l’eurodeputata socialista olandese Judith Merkies, capo della missione del Parlamento Ue che nell’aprile scorso ha esaminato la situazione campana, spiegando: «Durante la nostra visita ci era stato assicurato che non sarebbero state aperte nuove discariche in siti sul Vesuvio, come Cava Vitiello, e questo risulta anche da dichiarazioni pubbliche fatte ai media». E aggiungendo: «Da un governo affidabile ci aspettiamo che mantenga le promesse». Una versione confermata anche da Rivellini (Fli): «Prima dell’estate tutti garantirono che la stessa non sarebbe stata ampliata. Credo, pertanto, sia inevitabile un ulteriore deferimento». I rifiuti in Campania, su cui la Commissione ha aperto una procedura d’infrazione nel 2007, sono ancora sotto la lente del responsabile dell’Ambiente Janez Potocnik, che deve decidere se deferire per la seconda volta l’Italia alla Corte europea di Giustizia, che già nel marzo 2010 ha condannato l’Italia, per la mancata applicazione della direttiva sui rifiuti. «Se ci fosse una seconda condanna, il governo dovrebbe pagare multe dell’ordine di milioni, ma i tempi sono lunghi», ha spiegato il portavoce di Potocnik, Joe Hennon, aggiungendo: «Auspichiamo che le autorità italiane agiscano in subito». La scelta di sbloccare i fondi non spetta al Parlamento ma alla Commissione, che pone delle condizioni rigide, come l’approvazione in Consiglio regionale di un piano credibile, l’utilizzo dei fondi per gli scopi indicati nel piano, nonché per superare l’emergenza. E fonti dell’esecutivo comunitario hanno già ribadito che queste condizioni non sono state rispettate. «Nella missione di fine aprile abbiamo denunciato la fragilità delle soluzioni per superare l’emergenza», ha spiegato Andrea Cozzolino, vicecapodelegazione del Pd al Parlamento Ue, annunciando che «da martedì prossimo, con una delegazione della commissione controllo sui bilanci, saremo in Italia» e che mercoledì mattina ci sarà un’audizione del governatore della Campania Caldoro. I Verdi europei infine hanno annunciato un’interrogazione alla Commissione Ue su Terzigno.

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