Rifiuti in strada, le frazioni in ginocchio

Il sindaco accetta di incontrare i comitati civici protagonisti della differenziata nelle parrocchie
21 maggio 2008 - Daniela Volpecina, Silvestro Montanaro
Fonte: Il Mattino

Rifiuti in strada Il maltempo rallenta le operazioni di raccolta e smaltimento nel capoluogo. Intere frazioni sono infatti ancora sotto la morsa dei rifiuti proprio a causa delle abbondanti piogge di ieri che hanno impedito agli operatori della Sace di portare avanti con regolarità gli interventi programmati sul territorio dall’ufficio Ambiente. In alcune strade poi, ai normali rifiuti si sommano gli ingombranti (lavatrici, frigoriferi e mobili di ogni tipo) depositati senza alcun criterio da cittadini incivili. È il caso di viale Lincoln ma anche di via Campania a Tredici. Allo stato si stimano in strada circa cinquecento tonnellate di rifiuti. In sofferenza San Clemente, Centurano, Sala, Briano e ancora parte del centro storico, ma non solo. Grosse difficoltà sono state riscontrate anche nelle operazioni di smaltimento alla discarica salernitana di Serre. Malgrado l'autorizzazione del commissariato di governo a sversare nell’impianto circa mille tonnellate prelevate dal capannone dell’ex Ucar Carbon nell’area Saint Gobain, il Comune di Caserta è riuscito allo stato a scaricare appena il cinquanta per cento di quanto raccolto nei diciassette bilici fino alla tarda serata di ieri ancora in fila a Serre. Le interminabili code registrate all’ingresso dell’impianto e i disagi legati al maltempo hanno costretto gli addetti ai lavori a continue interruzioni. Rallentamenti che ritarderanno inevitabilmente le operazioni di sbancamento del capannone ex Ucar carbon che di fatto contiene altre mille tonnellate per le quali l’ufficio Ambiente spera di ottenere al più presto una nuova autorizzazione per una ulteriore fase di smaltimento a Serre; il capannone potrebbe servire all’amministrazione come centro di trasferenza nel caso in cui questa fase dell’emergenza dovesse durare. Spiragli in tal senso potrebbero arrivare nella giornata di venerdì. Per allora l'amministrazione comunale spera di aver azzerato anche i rifiuti presenti in strada grazie alla quota giornaliera di circa 160 tonnellate sversata al Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Sul fronte dei rapporti, sicuramente non idilliaci, tra l’amministrazione e la Diocesi, ieri il sindaco Nicodemo Petteruti ha manifestato la sua piena disponibilità a incontrare i rappresentanti dei comitati civici più impegnati nell’esperienza della raccolta differenziata in parrocchia. «Quando volete, io sono qui» ha detto il primo cittadino nel corso di un incontro con il direttore della Caritas diocesana don Giorgio Quici che ha fatto seguito a una richiesta formale di udienza che, sotto l'egida della Caritas, hanno avanzato appunto i comitati civici. L'istanza è stata protocollata venerdì 9 maggio, inoltrata quindi all'indomani del convegno organizzato dalla Caritas al Teatro Izzo sui rifiuti. Il Comune non era presente, lo erano invece ben 500 cittadini e il vescovo Nogaro. La richiesta di un incontro riservato fa parte di una scelta dialogante e costruttiva. Al termine del convegno fu lanciato un documento sottoscritto nel frattempo da più di mille casertani. Vi si chiedeva la raccolta differenziata «porta a porta» o, vista l’attuale congiuntura, l'applicazione dell’esperienza pilota realizzata con successo nelle parrocchie N.S. di Lourdes, Madonna del Carmine e San Giovanni Bosco e SS. Nome di Maria sotto coordinamento Caritas. Quando ci sarà l’incontro, i comitati prospetteranno al sindaco i vantaggi economici di tre mesi di lavoro: tra riciclo e mancati conferimenti in discarica i tre punti di raccolta hanno svolto un’attività del valore approssimativo di 110.000 euro.

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