Il presidente della Provincia

«Lo Stato mostra i muscoli con le persone civili»

Cimitile: pagiamo lo scotto di non avere "delinquenti" tra i nostri manifestanti
23 ottobre 2010 - m.s.p.
Fonte: Il Mattino Benevento

Giornata campale, quella di ieri, per Aniello Cimitile, costretto a subìre l’emergenza altrui malgrado l’enorme sforzo per accelerare la provincializzazione del ciclo dei rifiuti. Rifiuti, quelli giunti a S. Arcangelo, oltretutto «incontrollati e privi di qualsivoglia certificazione circa la loro eventuale non pericolosità». E poi lo sconcerto per gli scontri a contrada Nocecchia: «Non è possibile - ha sottolineato - che le autorità pubbliche mostrino i muscoli nei confronti di pacifici cittadini, di rappresentanti delle istituzioni con tanto di fascia tricolore. Giammai ci si poteva aspettare che organi dello Stato si confrontassero in questo modo con la popolazione civile e con i rappresentanti del popolo democraticamente eletti». Il numero uno della Rocca dei Rettori non ha esitato, quindi, ad appellarsi ai mezzi d’informazione: «Chiedo aiuto a tutti i media - ha detto - per difendere il Sannio dalle ”invasioni” dei rifiuti dal napoletano dal momento che il servizio pubblico di Stato della Rai è ”latitante” su quanto sta avvenendo in un piccolo comune della provincia di Benevento che, in nome della solidarietà, negli ultimi anni ha già dovuto subire la installazione di tre mega discariche». Cimitile ha invitato anche «tutti i consiglieri regionali e i parlamentari sanniti ad assumere iniziative verso gli organismi competenti affinché la protesta civile e democratica di una comunità intera, delle istituzioni locali, non passi inosservata. Vorremmo che tutti sapessero cosa sta succedendo realmente a S. Arcangelo Trimonte che paga forse lo scotto - ha sottolineato - di non avere ”delinquenti” tra i manifestanti». E a giornata conclusa, incassate le (parziali) rassicurazioni sul prosieguo della vicenda, Cimitile ha dato atto «a quanti, cittadini, amministratori comunali e provinciali, hanno messo in moto una convincente mobilitazione a difesa delle ragioni della comunità di Sant’Arcangelo», rivolgendo comunque «un invito pressante al popolo sannita perché tenga alta la guardia per evitare una nuova aggressione ambientale ai danni di un territorio che ha già dimostrato in passato di saper rispondere con atti di solidarietà alle difficoltà delle altre province».

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