E Zinzi batte cassa «La Provincia di Napoli ci deve 14 milioni di euro»
Non ha gradito, il presidente della Provincia Domenico Zinzi, le polemiche delle ultime ore, le sortite del sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e del presidente della Provincia Luigi Cesaro che hanno invocato «la mancanza di un solido principio di solidarietà», parlando - come l’inquilino di Palazzo San Giacomo - anche di «leghismo del Sud». Non ha gradito, il numero uno di corso Trieste, che da altri territori si ponesse l’attenzione su una presunta, scarsa collaborazione da parte della Provincia di Caserta. «Proprio noi che per anni abbiamo consentito che nel nostro territorio venisse portato di tutto, da Napoli e dalla Campania?», ha ripetuto spesso parlando con i suoi più stretti collaboratori. Eppoi, non ha gradito, Zinzi, che altrove si potesse decidere scavalcando la Provincia di Caserta, vanificando cioè gli sforzi che la sua amministrazione sta compiendo per rendere questo territorio «autonomo e autosufficiente nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Non vorrei - ha aggiunto - che la soluzione dei problemi degli altri possa poi significare l’avvio di una fase di emergenza per noi. Perché è chiaro che se Caserta avrà qualche problema, dovrà vedersela da sola». E così, ragionando e rimuginando, ha chiesto ai tecnici della Provincia di fare un calcolo della situazione creditoria che l’ente di corso Trieste vanta nei confronti di Napoli. E qui sono arrivate le sorprese. Perché - dicono da corso Trieste - a conti fatti, la Provincia di Caserta vanta crediti nei confronti della Provincia di Napoli per ben 14 milioni di euro: a tanto infatti ammonta la cifra che Napoli deve versare a Caserta in relazione ai costi di smaltimento degli ultimi otto anni. E che è stata messa nero su bianco, indirizzata a piazza Matteotti. Insomma, cumuli di immondizia provenienti da Napoli e dalla provincia di Napoli sversati di volta in volta a Parco Saurino, Lo Uttaro, Bortolotto e Ferrandella. Una situazione che ha però fatto sorridere amaro il presidente della Provincia di Caserta che questa mattina sarà di nuovo a San Tammaro, davanti alla discarica di Maruzzella: non solo perché sarà difficile recuperare, anche in parte questa cifra, ma anche perché il meccanismo dei ristori - che soltanto ieri il ministro Prestigiacomo ha annunciato di voler accelerare - rischia di coprire parzialmente le esigenze delle comunità locali. Ma c’è anche un altro cruccio, di nome Tarsu: in provincia di Caserta, con un provvedimento impopolare, è passata a 138 euro; in provincia di Napoli se ne pagano 98. «E alla fine - ha detto Zinzi ai suoi collaboratori - sarei io a dovermi accollare le inefficienze degli altri enti?».