Le falde acquifere sorvegliate speciali: «Attenzione ai nitrati»

Medici: accerteremo la causa del fenomeno
Il disagio finisce in versi
23 ottobre 2010
Fonte: Il Mattino Caserta

«Le falde idriche presenti nei rilievi della dorsale appenninica, come le aree del Matese e di monte Maggiore, sono in genere sotto il profilo qualitativo in buone condizioni. La situazione si presenta più articolata nelle zone di pianura dove assai più forte è la pressione antropica legata ad attività agricole, industriali e civili. Ad esempio, nella piana del Garigliano, che più di recente abbiamo studiato in dettaglio, c'è un inquinamento molto diffuso da nitrati». Lo ha affermato Alfonso Corniello, ordinario di Idrogeologia della facoltà di Ingegneria Federico II, intervenuto al convegno promosso dall'Ordine dei geologi. «Nella Piana Campana - ha proseguito Corniello - che accoglie il basso corso del Volturno e si spinge fino a Nola, e nella piana del Garigliano, a nord del monte Massico le falde idriche risultano estesamente contaminate da nitrati anche in zone profonde e su areali assai estesi. Nelle falde della stessa piana del Garigliano si rilevano inoltre, a luoghi, sostanze come Ferro, Manganese, Fluoruri che sono oltre il limite di potabilità ma solo per fenomeni naturali. I fluoruri, ad esempio, nelle acque sotterranee destinate ad uso potabile non dovrebbero superare 1,5 mg per litro; in diversi casi si osservano invece concentrazioni più alte ma riconducibili alla natura delle rocce che accolgono le falde».

Powered by PhPeace 2.6.4