Il presidio non ferma i rifiuti i camion scaricano nel pomeriggio

Il Sindaco di San Tammaro: la nostra, un'opposizione pacifica
23 ottobre 2010 - Davide De Stavola
Fonte: Il Mattino Caserta

San Tammaro San Tammaro. Tutti i manifestanti erano in attesa di una lunga colonna di camion già all’alba e, invece, ne sono arrivati soltanto due nel pomeriggio. Questo potrebbe essere annotato nel diario di bordo di ieri dei dimostranti che da quattro giorni presidiano l’entrata della discarica Maruzzella di San Tammaro. Da una parte i cittadini, con il sindaco Emiddio Cimmino in testa, e le loro sentinelle sulla strada, pronte a segnalare l’arrivo di qualche mezzo; dall’altra carabinieri e polizia a sorvegliare lo svincolo. Tutti in attesa di qualche novità. Nella tarda serata di giovedì, alcune indiscrezioni parlavano di un nutrito gruppo di mezzi che all’indomani mattina, intorno alle 6.30, avrebbe dovuto scaricare i rifiuti del napoletano nel sito di San Tammaro. Erano già tutti pronti alle prime luci del mattino. A sostenere la protesta c’era anche il capogruppo provinciale del Partito democratico Giuseppe Stellato. Per tutta la mattinata, però, non si è visto nessun autocompattatore che non fosse proveniente da qualche comune casertano. Poche ore dopo mezzogiorno, ecco due camion dalla provincia di Napoli. I manifestanti hanno prontamente bloccato i due conducenti, ma il tutto è stato inutile. Le forze dell’ordine sono intervenute per evitare disordini e hanno invitato tutti a mantenere la calma. La protesta pacifica dei cittadini non ha impedito ai due mezzi di scaricare la spazzatura nel sito. Dopo questo breve momento di tensione, la situazione è ritornata a essere tranquilla. Anche perché non sono arrivati più mezzi fino alla chiusura della discarica. Il primo cittadino di San Tammaro Cimmino commenta: «Quando sono arrivati i due camion, abbiamo cercato di fermarli e di evitare che potessero scaricare. Purtroppo, però, la nostra resistenza è passiva e, oltre a manifestare pacificamente la nostra contrarietà, non possiamo fare altro». Nonostante tutto, però, il presidio continua. «Noi restiamo fino a martedì – ha aggiunto Cimmino – e, fin quando non arriveranno comunicazioni confortanti da Roma, dalla Regione o dalla Provincia continueremo a controllare la discarica». Nella giornata di ieri, intanto, è arrivata un’altra forte presa di posizione a favore della protesta di San Tammaro da parte di Gabriele Zitiello, sindaco di San Marco Evangelista. «Non si tratta di mero campanilismo – ha scritto il primo cittadino - questa provincia ha già abbondantemente dato in passato in nome dell’emergenza: lo sa bene l’area di San Tammaro, lo sappiamo bene noi dei Comuni insistenti su Lo Uttaro, altra grossa ferita inferta su questi nostri territori». E aggiunge: «Il governo ha annunciato tra squilli di trombe la fine dell’emergenza ma il frutto dei suoi provvedimenti sono sotto gli occhi di tutti: proteste, rifiuti per strada, dipendenti senza stipendio». Ma anche Santa Maria la Fossa, che ospita un’altra discarica, insorge: «L’amministrazione comunale è contraria allo sversamento dei rifiuti napoletani per due motivi - spiega il vicesindaco Salvatore Russo - In primo luogo perché la discarica di San Tammaro è confinante con il territorio del nostro comune e, dunque, siamo direttamente coinvolti. Vorrei precisare – ha continuato Russo -, semmai ce ne fosse bisogno, che nello stretto fazzoletto di pochi chilometri quadrati inistono sette megadiscariche e due depositi di eco balle. In secondo luogo perché noi invochiamo l’applicazione del principio della provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti, così come stabilito con apposita legge regionale». E l’assessore all’Ambiente Franco Cepparulo attacca: «Oramai la fiducia verso queste istituzioni non c’è più». «Stiamo facendo passi istituzionali – aggiunge il sindaco Antonio Papa - proprio al fine di evitare di coinvolgere le popolazioni come accade a Terzigno, in modo da scongiurare contrapposizioni tra le parti in campo. Occorre dunque che i tempi di risoluzione delle problematiche siano ragionevolmente brevi».

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