Consorzio, a Napoli vertice per individuare gli esuberi

23 ottobre 2010 - Antonio Pastore
Fonte: Il Mattino Caserta

Situazione in caduta libera al Consorzio unico di bacino. «L’incursione di giovedì mattina nei nostri uffici di corso Giannone dimostra che sono saltate tutte le normali, per quanto aspre, procedure di un conflitto di lavoro», commenta Giancarlo Tortorano, commissario liquidatore dell’ente consortile. Gli operai che hanno infatti occupato e vandalizzato la sede del Cub, lo hanno fatto senza nessun passaggio preventivo con il commissario o i responsabili casertani del Consorzio. «Quei lavoratori avrebbero scoperto di protestare contro una cosa che non esiste, o meglio - prosegue Tortorano - contro una disposizione che non li riguarda». A dimostrazione di quanto la situazione sia ormai fuori controllo. Gli operai, infatti, contestavano il taglio di ogni emolumento accessorio nelle buste-paga dei dipendenti disposto dal commissario. Niente straordinari (se non autorizzati dagli enti locali e strettamente necessari), niente premi di produzione, incentivi, bonus e via elencando, tutte voci che fino a pochi mesi fa comparivano regolarmente - con annessi superminimi individuali e forfait vari - negli statini dei dipendenti. Per semplificare il controllo dei pagamenti il commissario aveva dato indicazione agli uffici di produrre due cedolini: uno con lo stipendio-standard da contratto, l’altro con gli eventuali emolumenti accessori. I lavoratori di Castellammare, già in forza al consorzio Napoli 4 e poi transitati al Cub, temevano di veder cancellati anche i rimborsi-spese attribuiti da quando vengono impiegati nel Casertano. «Inutile timore, visto che quel progetto di mobilità lo avevamo disposto noi in quanto a Castellammare erano inoperosi, dunque - si chiede Tortorano - come potevano tagliare i rimborsi?». Nessuno dei rivoltosi ha chiesto, nessuno del Cub ha potuto spiegare. Piuttosto il problema è un altro: come mai ci si appunta sugli emolumenti accessori quando di fatto da settembre è tutto lo stipendio a non spuntare, e nessuna istituzione è giunta a garantire i pagamenti? «A fine settembre, comunque, è stata liquidata la quattordicesima mensilità, gli effetti della mancata erogazione dei salari - prevede il commissario - si cominceranno a sentire più pesantemente dalla fine di ottobre». Gli appelli lanciati dal commissario a Provincia e governo, per il momento sono rimasti senza risposta. «Avevamo pensato di convocare sindacati e istituzioni a palazzo Salerno per discutere degli esuberi, ma il generale Morelli mi ha sconsigliato per non ripetere il flop delle volte passate: penso che la riunione - conclude Tortorano - si terrà in prefettura a Napoli».

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