Ristori economici mai arrivati in fumo oltre un milione di euro
Benvenuti a San Tammaro dove il sottosegretario Guido Bertolaso, approvando un maxi-progetto redatto dalla struttura tecnica di missione, ha delocalizzato la «cittadella dei rifiuti». Un’area costituita da un maxi-invaso, quello di Maruzzella 3, (le altre due sono chiuse) a pochi metri dall’altra discarica, quella di Ferrandella, che ricade nel comune di Santa Maria la Fossa, utilizzata nella fase acuta dell’emergenza e chiusa dopo aver «ingoiato» più di 500 mila tonnellate. Secondo il progetto originario Ferrandella dovrebbe essere «svuotata» e riversata dentro Maruzzella 3. Qui sono previsti anche un sito di compostaggio e uno per il trattamento del percolato. Il progetto, in parte, è stato rielaborato anche dalla Provincia che ha appena varato uno schema di utilizzo degli impianti. Ma manca un «piccolo» particolare: a San Tammaro i ristori del governo non sono mai arrivati. Solo per il 2009 erano previsti 1,2 milioni di euro «ossigeno per le casse di un comune in dissesto finanziario», dice il sindaco Cimmino. Sinora sono arrivati appena 300 mila euro sborsati dalla Provincia. E da ieri torna la gente in strada, come era successo a febbraio del 2008, quando ci furono scontri tra polizia e manifestanti che cercavano di impedire l’apertura dell’invaso di Ferrandella. Insomma, una storia che si ripete. L’altro giorno quaranta sindaci di comuni che ospitano discariche in Campania, hanno dato vita a un coordinamento proprio per «esigere le quote ristoro». «Abbiamo chiesto con forza – ha dichiarato il sindaco di santa Maria la Fossa, Antonio Papa - che il governo centrale mantenga le promesse fatte. Il ministero dell’Ambiente ci ha risposto che non sono previsti fondi».