Rogo in una delle 30 discariche allarme fumi a Grazzanise

L'associazione Senso Civico: nella periferia della città decine di aree a rischio
20 ottobre 2010 - Fabio Mencocco
Fonte: IL Mattino

Grazzanise. L’ultimo allarme - ma solo in ordine di tempo - arriva da Brezza: una piccola discarica nei pressi del cimitero continua ad emanare fumo e cattivo odore che avvolge l’intera frazione. Nonostante l’intervento dei pompieri per spegnere l’incendio il fumo continua a fuoriuscire e ci sarà bisogno di una ruspa per eliminare completamente il cumulo di rifiuti che continua a bruciare al suo interno sebbene in superficie non siano presenti fiamme. Ma il problema è allarmante: trenta micro discariche sono disseminate in tutta la periferia. È questo il dato che viene fuori dalla ricerca condotta dal comitato Senso civico. Borgo Appio e di Brezza sono le località più colpite dal fenomeno dello sversamento abusivo che diventa sempre più evidente nei giorni in questi giorni in cui la crisi dei rifiuti sta mettendo in ginocchio l’intera regione. «Nelle discariche da noi individuate c’è praticamente di tutto», denuncia il presidente del comitato Enrico Petrella che aggiunge: «Ci sono zone in cui c’è una maggioranza di amianto, altre in cui i rifiuti ingombranti come i frigoriferi sono più evidenti, per non parlare dei piccoli scarichi edili, di cui si trova traccia praticamente dappertutto». Un reportage che mette in evidenza come sia grave il problema dello sversamento abusivo un fenomeno che si sta «allargando oramai a macchia d’olio – chiosa Petrella - e che non riesce ad essere bloccato perché magari non c’è un’isola ecologica o un servizio per il recupero degli ingombranti attivo sul territorio». I dubbi del comitato grazzanisano vengono in parte confermati dal sindaco Pietro Parente: «Siamo stati costretti a chiudere l’isola ecologica in quanto era sprovvista di recisione e quindi tutti potevano depositare i rifiuti in maniera incontrollata in quell’area. Ora – aggiunge – gli ingombranti sono stati portati in alcuni cassoni e la raccolta degli stessi funziona a singhiozzo perché bisogna aspettare che la ditta che raccoglie i rifiuti li svuoti prima di poter riattivare il servizio». Le operazioni di svuotamento vanno però a rilento e così i cittadini esausti decidono di sversare frigoriferi, televisori ma anche carcasse d’auto lungo il ciglio della strada o addirittura lungo gli argini del fiume Volturno. Il deposito abusivo dei rifiuti aumenta nella periferia di Grazzanise dalla elevata estensione di zone non abitate che danno una sorta di copertura per chi trasporta e scarica l’immondizia per strada. Il Comune ha stimato che solo il materiale presente lungo le strade sarebbe già in grado di riempire i cassoni per il deposito degli ingombranti: «Stiamo parlando con la Provincia per avere un’isola ecologica che rispetti le normali misure di sicurezza» - ammette il sindaco Parente - Per avere qualche riscontro però bisognerà attendere dei mesi, nel mentre mi affido al senso civico dei cittadini affinché il fenomeno del deposito abusivo cessi di esistere».

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