Inceneritore provoca malattie
Esperti a confronto
Pontecagnano Faiano. Riparte la lotta all'inceneritore di Salerno. Ambientalisti, imprenditori, amministratori e semplici cittadini si sono incontrati ieri mattina in piazza Sabbato a Pontecagnano. Illustri studiosi hanno dimostrato come l'attuale salubrità dell'aria della vasta area dei Picentini sia già compromessa. Cementificio, traffico, impianto di tritovagliatura di Sardone e precedenti discariche sono i siti finiti sotto accusa. Secondo i relatori, è proprio da questi fattori che si deve far risalire la questione dell'inquinamento. L'elevato numero di morti dovute a malattie terminali ha già fatto scattare un campanello d'allarme tra i «Medici per l'Ambiente» ed altri studiosi. Il coordinatore di Napoli Giuseppe Comella (oncologo) ha detto a chiare lettere che la presenza dell'inceneritore provocherebbe anche dannii per le generazioni future. «I filtri non riescono a trattenere le nanoparticelle prodotte dal trattamento dei rifiuti - spiega Comella - chi afferma il contrario è un bugiardo». Studi effettuati sul latte di un campione di donne del Casertano dove c'erano discariche hanno lanciato un primo importante campanello d'allarme per le sostanze riscontrate nel latte materno. Vincenzo Venditto, ordinario di Chimica Industriale, ha effettuato con alcuni suoi studenti, una serie di studi sull'aria che si resprira nei Picentini. La situazione è resa ancora più drammatica dal problema traffico. Ad essere preoccupati sono gli imprenditori della zona che, con la presenza dell'inceneritore, si vedranno svalutare il lavoro di tanti anni, i terreni e le case. Un segnale positivo viene da un gruppo di giovani di Pontecagnano Faiano che da pochi giorni hanno dato vita al comitato «Pontecagnano Capitale dei Tumori». Su facebook hanno già raccolto più di mille adesioni.