Vertice in prefettura: "Congelata Cava Vitiello" Il Papa: "Si trovi giusta e adeguata soluzione"
NAPOLI - Ancora tensione e incidenti, nella notte, a Terzigno per la battaglia contro la discarica dei rifiuti. Cresce la preoccupazione e interviene anche il Papa: sia "trovata una giusta e condivisa soluzione" ha detto Benedetto XVI in un messaggio di "vicinanza spirituale" alla diocesi di Nola. E in serata, nel vertice convocato in Prefettura tra Bertolaso e i sindaci dei Comuni vesuviani, si decide il 'congelamento' della Cava Vitiello come seconda discarica. La notte scorsa è iniziata l'ennesima guerriglia urbana con lanci di molotov, pietre, bottiglie, razzi e petardi. La polizia ha risposto con un nutrito lancio di lacrimogeni verso la parte più violenta dei dimostranti. Dopo tre ore di scontri il bilancio è di due poliziotti e tre carabinieri feriti, un operatore televisivo aggredito e la telecamera danneggiata. Grave la situazione anche a Napoli, dove in nottata ci sono state decine di roghi di spazzatura da giorni non rimossi. E la nuova crisi dei rifiuti è per la città "l'ennesima beffa", ha detto il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, nel corso della sua omelia durante la concelebrazione eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione di santa Giulia Salzano. Sepe ha parlato della grave emergenza che ancora una volta ha gettato il capoluogo campano e le aeree circostanti nel caos: "Napoli non è e non sarà mai una partita persa", ha detto il presule, che ha invitato tutti a non perdere la speranza e a resistere alle 'forze del male' che vorrebbero dare 'l'ultima spallata verso il baratro', in modo che il caos regni sovrano. E, davanti a tutto questo, la Chiesa non può e non deve tacere.
Vertice in prefettura, congelata Cava Vitiello. 'Congelamento' di Cava Vitiello a Terzigno come seconda discarica, bonifica immediata della ex Cava Sari che resterà aperta fino a esaurimento e l'impegno di Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, a presentare in Parlamento la richiesta di escludere Cava Vitiello dalla legge del 2008. È questo il contenuto del documento congiunto - a quanto si è appreso - stilato nel vertice nella Prefettura di Napoli tra lo stesso Bertolaso, il governatore della Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e i sindaci dei Comuni vesuviani interessati dalla apertura del secondo invaso. Il documento tecnico, secondo indiscrezioni trapelate mentre l'incontro è ancora in corso, prima di essere sottoscritto dalle parti sarà sottoposto all'esame delle popolazioni interessate.
La preoccupazione dell'Ue: "Misure insufficienti". "Sono molto preoccupato per quanto succede attualmente in Campania", scrive in una nota il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik. "La Commissione sta ancora valutando la documentazione che ci è stata trasmessa dalle autorità italiane all'inizio di ottobre, ma la situazione odierna ci fa pensare che le misure adottate dal 2007 in poi sono insufficienti". Secondo Bruxelles, "la situazione odierna non è cambiata rispetto a quando la Commissione decise di bloccare i finanziamenti europei". Già il 5 ottobre scorso, dopo un incontro con una delegazione della Campania guidata dal governatore Stefano Caldoro, Potocnik aveva giudicato la situazione "seria" e aveva sottolineato come ci fosse bisogno di un'azione "determinata, sistematica e strutturale". Il 4 marzo scorso la Corte europea di giustizia giudicò che l'Italia era in infrazione rispetto al diritto comunitario in quanto non aveva realizzato in Campania una rete di impianti atta a garantire lo smaltimento dei rifiuti urbani in maniera sicura per la salute dei cittadini e per l'ambiente.
Benedetto XVI: "Sia trovata la giusta soluzione". Trovare, "con il concorso e la buona Volontà di tutti", "una giusta e condivisa soluzione al problema" di Terzigno. Questo auspica papa Benedetto XVI che ha oggi inviato al vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma, un messaggio rivolto alle popolazioni di Boscoreale e Terzigno. "Il santo padre - si legge nel messaggio diffuso dalla diocesi di Nola - che segue con paterna attenzione le preoccupanti notizie provenienti dal territorio di Terzigno, la prega di farsi interprete della sua vicinanza spirituale nell'auspicio che, con il concorso e la buona volontà di tutti, sia trovata una giusta e condivisa soluzione al problema".
Sepe: "Per Napoli l'ennesima beffa". Per Napoli e la sua area metropolitana la nuova crisi dei rifiuti è "un'ennesima beffa". La pensa così il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che ha parlato dell'emergenza nel corso della sua omelia durante la concelebrazione eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione di santa Giulia Salzano, fondatrice delle suore catechiste del Sacro cuore. "Ancora una volta, la nostra Napoli - ha detto Sepe -, ma anche altre località dell'area metropolitana, si ritrova stretta nella morsa di quella che sembra un'ennesima emergenza ma che, con un minimo di realismo, va piuttosto identificata come l'ennesima beffa. I cumuli di immondizia - prosegue il presule - sono ritornati a deturpare non solo il volto e il decoro della città, ma la dignità dei suoi abitanti, mentre a pochi chilometri di distanza esplode, in maniera violenta, la protesta di intere popolazioni preoccupate per l'utilizzazione di nuove discariche sul proprio territorio". La Chiesa, sostiene il cardinale, anche se non ha voce in capitolo per trovare soluzioni tecniche, non può voltarsi dall'altra parte e ignorare la voce dei cittadini in una situazione così preoccupante: "Di fronte a ciò che sta accadendo, la Chiesa non ha titolo per parlare di soluzioni tecniche - dice il presule -. Tuttavia - aggiunge il cardinale - la Chiesa non può tacere, perché anche il silenzio sarebbe colpevole rispetto alla visione, ancor più importante e decisiva, del futuro di questa nostra terra".
Napoli non è 'partita persa'. Il cardinale, poi, ha esortato tutti a non considerare Napoli una 'partita persa': "Napoli non è e non sarà mai una partita persa - ha detto -. Viene facile, soprattutto di fronte alle nauseabonde suggestioni del 'dramma rifiuti', accorciare il passo verso una deriva, anch'essa generalizzata, e senza ritorno. L'orlo del precipizio, lo vediamo da molti segni, non è forse lontano. Ma proprio in momenti come questi che la voce della Chiesa è chiamata a levarsi alta e forte per richiamare al coraggio". E ha aggiunto: "C'è forse chi, come le forze del male e della violenza, appare pronto a dare l'ultima spallata o il colpo di grazia, perché tutto precipiti e il caos regni su tutto. Nessuna emergenza - conclude Sepe - può arrivare a scalfire quel sentimento, allo stesso tempo ordinario ed estremo, come la speranza: una risorsa che questa nostra terra si è guadagnata attraverso secoli e secoli di sofferenze".
Bertolaso: "Ue faccia il proprio mestiere". Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, è critico sulle perplessità espresse dall'Ue in merito alla possibilità di attivare una seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio. "L'Unione europea - ha detto Bertolaso, nell'aquilano per una serie di cerimone - farebbe bene a fare il proprio mestiere e invece di dare giudizi dovrebbe dare una mano a trovare alternative". "Noi abbiamo fatto tutte le analisi, tutte le verifiche e tutti gli studi possibili. Al momento - ha aggiunto - non sembra che ci siano alternative. Anche ieri sera incontrando i sindaci del vesuviano li ho invitati a presentare eventuali progetti diversi, se ci sono". Il capo della Protezione civile ha poi precisato che "con l'Ue abbiamo un rapporto estremamente costruttivo e molto positivo con quelli che sono i veri e reali interlocutori delle commissioni competenti". Bertolaso ha dunque puntualizzato che "a sollevare perplessità non è stata l'Unione europea ma una parlamentare olandese che appartiene a un partito politico evidentemente poco amico del nostro Paese". Immediata la replica dell'Ue: la Commissione europea è sempre pronta ad "aiutare gli Stati" ha detto Joseph Hennon, portavoce del commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik. "Siamo pronti a fare il necessario nei contatti con lo Stato membro" perché si adegui alle normative comunitarie, ha aggiunto il portavoce.
All'indomani dell'incontro con i sindaci del vesuviano, Bertolaso ha ribadito la priorità di "sistemare nel modo migliore la discarica che è attualmente in funzione. Una discarica che era stata predisposta in modo assolutamente ineccepibile e che è stata gestita in un primo tempo senza alcuna protesta. Poi evidentemente questo impianto ha suscitato qualche polemica e preoccupazione. Non credo - ha concluso Bertolaso - che la questione sia particolarmente complicata in quanto ci sono le professionalità per risolvere il problema".
Custode ustionato al piede. Alle 3 è stata liberata la statale 268, nei pressi di Ottaviano mentre in mattinata, in via Nazionale, a Boscotrecase, non lontano dalla discarica, due persone a bordo di un motorino hanno lanciato bottiglie incendiarie nell'isola ecologica danneggiando due mezzi mentre il custode, un immigrato, è rimasto ustionato a un piede nel tentativo di spegnere le fiamme. Alle prime luci dell'alba le strade adiacenti il teatro delle violenze nelle due aree circostanti la rotonda di via Panoramica, a metà tra i comuni di Boscoreale e Terzigno, sono piene dei segni della guerriglia che ha fatto da epilogo ai blocchi stradali, agli incendi e alle occupazioni della ferrovia della giornata di ieri.
Continua presidio alla discarica. La strada d'accesso al sito di Terzigno è sempre presidiata e sono arrivati una ventina tra blindati, camionette e auto di carabinieri, polizia e guardia di finanza mentre una ruspa della polizia scortata ha ripulito la strada dai rifiuti. Le vie d'accesso alla zona sono libere, se si escludono i cumuli di spazzatura che invadono le strade. Anche il servizio della circumvesuviana, ieri interrotto per ore, al momento è regolare. Intanto alcune centinaia di persone continuano a presidiare l'ingresso della cava Sari nel comune di Terzigno (Napoli). In mattinata davanti all'ingresso dello sversatorio sono arrivati numerosi studenti della zona. I manifestanti attendono l'esito del nuovo vertice convocato nel pomeriggio in prefettura tra il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e i sindaci di Boscoreale, Terzigno, Trecase e Boscotrecase. Con i primi cittadini, come già avvenuto nell'incontro di ieri sera, dovrebbero prendere parte al vertice anche alcuni rappresentanti dei comitati di protesta. Sul tappeto c'è la bonifica della cava Sari ma soprattutto la richiesta di scongiurare l'apertura di un secondo invaso nella cava Vitiello. In mattinata al presidio non ci sono state tensioni tra le forze di polizia e i manifestanti. A rendere il clima più sereno è stato anche il fatto che non sono giunti gli autocompattatori.
I sindaci: no alle proposte di Berlusconi. La vicenda della discarica di Sari è stata affrontata ieri da Bertolaso che ha garantito, nel corso di un incontro con sindaci e rappresentanti dei comitati vesuviani, interventi per eliminare la puzza e garantire un regolare sversamento dei rifiuti. I primi cittadini si sono presentati al tavolo dicendo un no secco alle compensazioni economiche prospettate dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E nello stesso ribadendo l'opposizione totale alla apertura della seconda discarica.