Lo sconforto di Romano: l’Asa ha le mani legate
Cdr chiuso e raccolta ferma al palo mentre cresce la montagna di immondizia lungo le strade. Presidente Romano, l'Asa come sta fronteggiando questa difficile situazione? «Purtroppo, abbiamo le mani legate. I conferimenti al Cdr per la città di Avellino sono bloccati da sabato perché nella giornata di domenica hanno scaricato solo i comuni del Napoletano. La raccolta è completamente ferma. Siamo impotenti ma più che rassegnati, arrabbiati. I cittadini pretendono giustamente un servizio, che noi potremmo fare se solo ci mettessero nelle condizioni di farlo». Da ieri avete sospeso anche i servizi indifferibili? «Abbiamo caricato l'ultimo mezzo disponibile con i rifiuti raccolti davanti agli ospedali, carcere e scuole. Attualmente abbiamo 38 camion carichi di rifiuti in attesa di conferire al Cdr. Siamo completamente bloccati». Avete chiesto al Comune di sospendere lo svolgimento del mercato? «Questo lo dovrà decidere il Comune. E', indubbio, però, che in una situazione simile si deve necessariamente mettere un freno alla produzione dei rifiuti. Da parte nostra abbiamo comunicato l'impossibilità di effettuare la raccolta nei mercati se la situazione resta questa». In quali zone della città si registrano i disagi maggiori? «Nelle periferie e nelle zone a maggiore densità abitativa». Intanto la differenziata non parte. E' solo un problema legato all'emergenza? «L'emergenza influisce, ma noi siamo solo esecutori di un piano che sicuramente accusa ritardi anche perché è stato necessario apportare correttivi. Il problema è di natura politica. L'Asa ha lavorato in condizioni difficili quando è stato necessario ripulire la città. L'ultima volta in due giorni abbiamo raccolto duemila tonnellate di immondizia. Potremmo effettuare il servizio nel miglior modo possibile, ma siamo l'ultimo anello di una catena spezzata in più punti: la politica che deve attuare scelte, i consorzi o chi per essi, in futuro, che dovranno immaginare i piani di raccolta, e gli impianti che mancano. Non nego che anche noi abbiamo avuto responsabilità per il passato. Abbiamo risolto i punti di criticità percorrendo la strada di una maggiore efficienza, e abbiamo chiuso due bilanci in attivo nonostante l'emergenza infinita». Qualcuno sollecita l'intervento dell'esercito. Può essere risolutivo? «Per portare la spazzatura dove? L'esercito evidentemente ha discariche e impianti che noi non abbiamo. Non capisco perché se c'è per l'esercito la possibilità di scaricare i rifiuti per quale motivo questi impianti non sono disponibili per l'Asa o per il consorzio. Non è un problema di raccolta, è un problema di dove smaltire i rifiuti». Il sindaco ha chiesto l'intervento del prefetto, può servire per trovare una soluzione? «Qualunque soluzione ci consenta di liberare le strade dai rifiuti l'accogliamo positivamente, ma è opportuno che si guardi a soluzioni definitive, non a palliativi. Anche col Cdr in funzione e i conferimenti bloccati a 70 tonnellate, pari alla produzione giornaliera, saremo sempre in emergenza perché non sarà possibile rimuovere i cumuli di immondizia accantonati a terra».