Consorzio, vertice per individuare i 424 in esubero

Tortorano convoca i sindacato per definire i criteri: età avanzata e inabilità, salvare i "casi clinici"
17 ottobre 2010 - Antonio Pastore
Fonte: Il Mattino Caserta

Consorzio unico, mentre la barca affonda tra i debiti e una miriade di contenziosi giudiziari affolla l’orizzonte, il countdown per la provincializzazione è partito. E a poco più di due mesi dalla data del passaggio, tra le priorità necessarie a evitare la paralisi completa del servizio diventa sempre più impellente quella di individuare i 424 esuberi dichiarati al momento della costituzione della dotazione organica del Cub, comunicata al liquidatore all’inizio di settembre. «Ho già convocato due volte i sindacati per un vertice su questo argomento ma non è stato possibile tenere l’incontro perché la maggior parte di essi non si è presentata: la settimana prossima partirà la terza convocazione», fa sapere il commissario del Consorzio Gianfranco Tortorano. La dotazione organica (e non «pianta organica», che sarà possibile definire solo quando sarà chiaro tutto il piano industriale della Giseg e della Provincia) dichiarata dai funzionari della protezione civile di Bertolaso (che hanno lavorato sulla base delle cifre fornite dai dirigenti del Consorzio), prendeva atto dei 1250 dipendenti dell’articolazione casertana del Cub e definiva - ma per tutto il Consorzio unico di bacino - in 424 gli esuberi, quantificati ma non individuati. «Penso che dovremo cominciare con uno screening degli ultra sessantacinquenni, di coloro che sono inabili al servizio e di coloro che hanno un’età compresa i 60 e i 65 anni, in rapporto alle possibili misure di accompagnamento e agli ammortizzatori sociali», spiega il liquidatore. Che comunque si dice disponibile a discutere con i sindacati anche altri criteri, più spiccatamente «sociali», che tengano conto della situazione familiare e reddituale dei lavoratori. «È un processo che comunque va gestito insieme alle organizzazioni sindacali», conclude Tortorano. Nel frattempo - e cioè in attesa di affrontare complessivamente il nodo degli esuberi - dall’area personale del Consorzio sono già partite le lettere di «sospensione» per 35 dipendenti dell’articolazione casertana del Cub. «Non parlate di licenziamenti, sarebbe improprio», si raccomanda Tortorano. Secondo la normativa, ricorda il commissario, gli step dovevano essere due: il licenziamento di tutti i dipendenti del Consorzio e subito dopo la riassunzione di coloro che avevano i requisiti, escludendo cioè la quota degli esuberi, in vista del passaggio al braccio operativo della Provincia nella gestione dei rifiuti (per Caserta è la Giseg). Se però l’individuazione dei 424 «eccedenti» rimane tra le cose da fare, in questo numero - spiega Tortorano - sicuramente rientrano coloro che sono stati assunti dopo il 31 dicembre 2008. «L’ufficio personale ha lavorato nelle ultime settimane per tirar fuori dall’elenco questi nominativi e ha proceduto alla sospensione, se ci sono stati errori - conclude il commissario - saranno corretti». Il riferimento è alla lettera d’accuse di Elpidio Martucci, sindacalista Cisal e destinatario di una di queste lettere. Martucci risulta sì nei ruoli dal 2009 ma solo perché, licenziato nel 2007, aveva poi iniziato una causa per il reintegro che si era fermata grazie a una transazione con gli allora dirigenti del Consorzio (riammissione in servizio senza risarcimenti e tfr, con l’inquadramento maturato nel 2005). «Sono casi da esaminare attentamente, come la natura della transazione», commenta Tortorano che si riserva di esprimere il suo giudizio dopo aver visto la documentazione. Per adesso la cosa che interessa di più i lavoratori è che gli stipendi da settembre a dicembre non si sa come e da chi verranno pagati. «Abbiamo liquidato i netti fin quando abbiamo potuto, a fronte degli 11 milioni di debiti per ritenute non versate non possiamo più fare nulla», dicono da Consorzio.

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