Stop ai camion, domenica con i rifiuto in strada
I manifestanti bloccano la strada che porta alla discarica di Terzigno, sei camion restano fermi, arriva la polizia municipale che ne sequesta tre, e, in attesa dell'intervento dell'Arpac, le code si allungano, i mezzi di diversi Comuni vengono rimandati indietro. Secondo i caschi bianchi i tre camion, che componevano una colonna, perdevano percolato dai cassoni. Ma per stabilre l'esatta natura del liquido ci saranno ora ulteriori esami. Gli altri tre mezzi, che appartengono ad Asìa e a Enerambiente, sono restati fermi per tutta la giornata: gli autisti non li hanno lasciati per timore che venissero distrutti. Intanto, a bordo di un altro veicolo, uno dei dipendenti della municipalizzata è stato malmenato e, colpito a un braccio, si è fatto ricoverare all'ospedale San Paolo. Ma le proteste di Terzigno hanno ancora una volta messo in ginocchio anche la raccolta dei rifiuti a Napoli. Quarantacinque compattatori dell'Asia restano pieni, è saltato lo svuotamento dei contenitori in corso Vittorio Emanuele e nella zona dell'Avvocata Montecalvari: ora si rischia che molte altre tonnellate si vadano a sommare alle 150 che già sono a terra, raggiungendo complessivamente quota 300. I cassonetti, quindi, cominciano a straripare, e l'emergenza torna a essere terribilmente vicina. Il tutto mentre già venerdì proprio a Montecalvario è scoppiata la protesta delle donne che hanno lanciato i sacchetti dalla finestra. Sullo sfondo si delinea un nuovo problema: la chiusura dell'ufficio flussi e il passaggio dell'organizzazione degli sversamenti alla Regione e alle Province che crea altri disservizi. Ma partiamo dalla situazione napoletana. Spiega l'assessore all'igiene urbana del Comune, Paolo Giacomelli. «A Miano, Mercato, Avvocata, Montecalvario, si stanno formando nuovi cumuli di spazzatura. Questi problemi sono dovuti in primo luogo alle difficoltà di smaltimento, sia nella discarica di Chiaiano dove sono in corso lavori di assestamento, sia nella discarica di Terzigno dove le manifestazioni della mattina hanno rallentato le operazioni di conferimento. Alle 13 di oggi sono dovuti tornare indietro da Terzigno 45 compattatori ancora carichi». Insomma il Comune sottolinea che se la città è sporca è soprattuto perché l'Asìa non è in condizione di sversare. E infatti Giacomelli spiega: «Le difficoltà incontrate a Terzigno e Chiaiano, insieme al ridotto funzionamento degli impianti di tritovagliatura di Giugliano e Tufino, potranno determinare gravi problemi alla raccolta dei rifiuti in città per stanotte>. E poi l'assessore lancia un appello: . Una certezza che, almeno per il Comune di Napoli, passa attraverso la possibilità di svuotare i camion a Chiaiano a Terzigno e negli stir che, a loro volta, dipendono dal funzionamento del termovalorizzatore di Acerra dove in settimana ha ripreso a lavorare la seconda linea (era ferma dai primi di settembre) mentre resta ferma la terza. Ieri l'ufficio provinciale ha dirottato alcuni camion verso Chiaiano anche se la quota assegnata all'Asìa resta inferiore a quella ordinaria. Ma per spostare i mezzi verso le discariche che si trovano al di fuori delle province è necessario l'intervento degli uffici regionali che non sono intervenuti. Il caos sembra ancora una volta troppo vicino.