Termovalorizzatore: da martedì il tavolo
La settimana prossima sarà quella dell’avvio ufficiale del progetto termovalorizzatore. Un tavolo è stato convocato per la giornata di martedì presso palazzo Chigi. Ci sarà il sindaco di Salerno e rappresentanti di Regione e Provincia di Salerno. Certamente sarà l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, a sedere al tavolo. Si stabiliranno le modalità per l’avvio dell’impianto ma soprattutto i particolari amministrativi della gestione della gara. Sarà Bertolaso a condurre le danze. Il capo della protezione civile costruirà un progetto su misura per la città. Quindi non necessariamente si metterà in piedi un doppione della società costituita a Napoli tra comune e provincia. È stato il presidente del Consiglio Berlusconi, due settimane fa, a lanciare la società con ente capofila il Comune di Salerno per la gestione dell’impianto, lasciando un po’ interdetti Cirielli e Romano: ma il tavolo di Bertolaso servirà anche a mettere in chiaro i particolari dell’operazione. Fatto sta è che c’è una legge regionale (facilmente superabile con un decreto del governo) che affida la titolarità del ciclo dei rifiuti e degli stessi terreni a Cupa Siglia a palazzo Sant’Agostino. In che modo il sindaco rimarrà nel progetto? Di qui la necessità della conferenza di servizio o del tavolo presso palazzo Chigi per andare rapidamente alla definizione del bando. Si tratterà di costruire un impianto del valore grosso modo di 300 milioni di euro con un project financing. Ai privati sarà data la possibilità di realizzare le opere accessorie. Vanno verificate anche se ci sono facilitazioni fiscali e se la classificazione dell’impianto prevede contribuzioni pubbliche. Da definire anche la capacità di smaltimento dei rifiuti, punto su cui si registrano divergenze tra Comune e Provincia. Cirielli e Romano sono per un impianto tra le 150 mila e le 300 mila tonnellate di rifiuti smaltibili l’anno, De Luca, con Bertolaso, punta anche a 450 mila tonnellate di rifiuti di smaltire in un anno. Intanto, ieri mattina il sindaco di Salerno è intervenuto a Roma – nell’ambito dell’evento Enel “Cascade 2010” – alla tavola rotonda sul tema: «La complessità della politica e un modello di rapporti istituzionali». «Siamo al punto limite della tenuta sociale ed economica delle nostre comunità», ha detto De Luca nel corso del suo intervento. «I comuni, soprattutto quelli del Sud, non possono sopportare altri tagli. L'economia del Mezzogiorno rischia di essere invasa da capitali illegali perché anche il flusso di crediti alle imprese risente della difficile situazione congiunturale», è stato il suo allarme. «Il blocco degli investimenti pubblici - ha sottolineato il Sindaco De Luca - fa sentire maggiormente i suoi effetti negativi laddove si scontano ritardi di crescita e di sviluppo». E sul federalismo De Luca che aveva Flavio Tosi sindaco di Verona, tra gli interlocutori, ha dichiarato: «Ritengo sia da accettare pienamente la sfida del federalismo se significa accettare la sfida dell'efficienza. E' una sfida pienamente condivisibile se si può parlare di federalismo meritocratico. Per me il federalismo va inteso come avvicinamento dei poteri decisionali ai cittadini». Hanno partecipato all’evento Pasquale Terracciano, capo di Gabinetto del ministero degli Affari Esteri, Raffaello Vignali, deputato Pdl Vice Presidente della Commissione Attività Produttive, e con loro Nicola Latorre, vice Presidente del Gruppo Pd al Senato e componente della commissione Giustizia. A costruire il percorso del confronto è stato l’amministratore delegato e direttore generale Enel, Fulvio Conti.