Rifiuti, ritirata la delibera per l’impianto

Apice. La giunta comunale, presieduta dal sindaco Ida Antonietta Albanese, ha revocato la delibera riguardante il bando di gara per la realizzazione di un impianto di bioconversione di residui organici e vegetali per la produzione di energia rinnovabile. «La decisione - spiega il primo cittadino - è stata assunta per restituire tranquillità e serenità alla collettività atteso che da alcuni giorni sono state diffuse in maniera irresponsabile voci infondate e inesatte e soprattutto notizie errate riguardanti gli effetti nocivi di tale impianto prive di ogni fondamento e che hanno soltanto procurato allarme e panico tra i cittadini». Il sindaco precisa, però, che «tale progetto rientrava nel programma elettorale dell'«amministrazione perché l'impianto avrebbe consentito di non sperperare risorse energetiche, di ridurre le emissioni di anidride carbonica, di ridare fertilità ai suoli e di consentire al Comune lo smaltimento gratuito dell'umido». Sulla decisione di revoca interviene Foorza Nuova. «Finalmente la Giunta comunale di Apice - sostiene Andrea Caporaso, responsabile provinciale Forza Nuova - ha revocato la delibera riguardante il bando di gara per la realizzazione di un impianto di bioconversione di residui organici e vegetali per la produzione di energia rinnovabile. Secondo noi la Giunta ha compreso e fatto proprie tutte le nostre tesi sulla nocività dell'impianto e finalmente ha fatto un passo indietro. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Si sono resi conto dell'errore, anche se con molto ritardo, e con coscienza hanno bloccato un atto che avrebbe portato nelle tasche di pochi qualche profitto in più, ma che sicuramente avrebbe fatto gravare sul popolo tutte le nocività connesse alla realizzazione e al funzionamento di tale impianto». «Noi che poniamo - conclude il rappresentante di Forza Nuova - nella gerarchia dei valori, prima l'uomo che il profitto, una tale vicenda non l'avremmo mai permessa né fatta propria».