Iervolino contro tutti: "La camorra è al potere"

Il Sindaco: non facciamo gli ingenui di fronte a richieste di arresto e sospensioni di alcuni politici
15 ottobre 2010 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

«La camorra non è vicina al potere, è al potere». Un attacco meditato e pensato davanti a una platea che in qualche modo lo aspettava, quella del congresso di Sinistra e Libertà. Il sindaco Rosa Russo Iervolino si scaglia contro tutto il Pdl a cominciare dai vertici di Regione e Provincia rispettivamente Stefano Caldoro e Luigi Cesaro. Il bersaglio principale - tuttavia - sono Nicola Cosentino coordinatore regionale del Pdl e Pietro Diodato consigliere regionale del Pdl che non cita mai ma l’allusione verso di loro è chiarissima: «Non voglio attribuire nomi specifici – sottolinea l’ex ministro dell’Interno - ma non c’è nemmeno bisogno. Quando si chiede l’arresto di una persona o la decadenza di un’altra, mi pare che un motivo ci sarà. Non facciamo gli ingenui». Il riferimento è al Riesame che ha reiterato la richiesta di arresto per Cosentino indagato per concorso esterno in associazione camorristica con il clan dei Casalesi; e alla decadenza dal Consiglio regionale di Diodato reclamata dalla Prefettura per delle condanne su fatti di qualche tempo fa relativa a una interruzione di pubblico servizio. Le parole della Iervolino sono pesantissime. Perché arrivano il giorno dopo le minacce ricevute dall’assessore alla Legalità Luigi Scotti, ex Guardasigilli in quanto delegato all’assegnazione dei beni confiscati alla camorra. Ma soprattutto perché dette da un ex ministro dell’Interno che conosce bene i meccanismi criminali per averli combattuti in prima persona. Una polemica - tra l’altro - destinata a infiammare quella che si annuncia come una lunghissima campagna elettorale. Che passerà per le primarie nel centrosinistra per approdare solo a maggio alle urne vere e proprie. Insomma si profila uno scontro durissimo su questo terreno della legalità. Perché entrambi gli schieramenti vogliono legalità e trasparenza, almeno a parole. Perché la Iervolino scende in campo così decisamente contro il Pdl adesso? Il sindaco non ha digerito le accuse che le sono piovute addosso per la nuova emergenza rifiuti a cominciare da quelle formulate dal premier Silvio Berlusconi. Soprattutto si è legata al dito il fatto che tutti i parlamentari del Pdl campano con Caldoro e Cesaro in cima alla lista hanno chiesto al ministro dell’Interno Roberto Maroni di sciogliere il Comune per incapacità della stessa Iervolino. Una rottura della pax istituzionale che in qualche modo aveva retto in questi mesi nonostante il taglio di tutti i provvedimenti in favore di Palazzo San Giacomo fatti da Bassolino prima che lasciasse la poltrona a Caldoro. La Iervolino non è tenera con nessuno e dal j’accuse sulla camorra passa quello politico: «Regione e Provincia dice - non hanno messo in campo iniziative per le politiche sociali, dell’ente di piazza Matteotti abbiamo dimenticato l’esistenza». Quindi l’autodifesa: «Il Comune ha fatto il massimo dello sforzo possibile nonostante la chiusura totale della Regione. Io ho simpatia personale per Caldoro e Cesaro ma non so se vi siete accorti che non hanno messo in campo alcuna iniziativa. Per esempio – ha concluso - la Provincia ha competenza per le scuole medie superiori. Quale iniziativa ha fatto?». Alla platea di Sinistra e Libertà che è contro l’inceneritore a Napoli est spiega: «È un impegno previsto dalla legge e io non sarò mai una persona che incita a non rispettare le norme».

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