Terzigno, rischio stato d'emergenza Il procuratore: confermo, protesta spontanea Bloccata autocisterna con infiammabili

20 ottobre 2010
Fonte: Il Mattino

ROMA (20 ottobre) - Ancora una notte di tensione nel Vesuviano con tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine ed un autobus di una società di trasporto pubblico bruciato.
Trentuno compattatori hanno sversato. Sono 31 gli autocompattatori che hanno sversato nella discarica Sari a Terzigno (Napoli) al centro da settimane di proteste della popolazione locale. Altri mezzi sono stati rimandati indietro perché devono conferire i rifiuti negli altri sversatoi individuati nell'ordinanza d'urgenza adottata ieri dal governatore della Campania, Stefano Caldoro. Un autobus della società di trasporto pubblico Eav è stato dato alle fiamme in via Nazionale Passanti, all'interscambio tra diversi Comuni vesuviani, in una zona diversa dalla rotonda di via Panoramica, dove da giorni manifestano i cittadini, isolata da ieri a causa di un blocco di circa 200 metri formato da materiali di risulta, vecchi mobili, reti e paletti. Subito dopo l'incendio sono scoppiati tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine, con lancio di oggetti, sassi e lacrimogeni.
Stato d'emergenza. Il caos rifiuti a Napoli rischia di precipitare verso la richiesta al governo di un nuovo stato d’emergenza da parte della Regione. Caldoro non molla: o in sette giorni il presidente della Provincia di Napoli individua il sito o potrebbe arrivare un commissario. Il ministro Prestigiacomo: non c’è alternativa alla discarica.
Il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore ribadisce, il carattere «spontaneo della protesta» a Terzigno e la mancanza di prove su ogni coinvolgimento di elementi camorristici ma non esclude la strumentalizzazione della protesta da parte dei Centri sociali. Lepore, che è intervenuto alla presentazione di un master in criminologia organizzato dall'università Federico II, ha detto ai giornalisti: «Continuo a ribadire che azioni di guerriglia come quelle di questa notte non sono organizzate da forze della camorra ma da altre forze, che quando ci sono situazioni di emergenza, intervengono sempre». Alla domanda sul ruolo degli attivisti dei centri sociali il procuratore ha risposto: «Indubbiamente c'è qualcuno che organizza queste forme di violenza perchè la popolazione sta manifestando con i rosari e le preghiere e non con la violenza, mettendo le bombe». Infine alle soluzioni per superare la nuova crisi, Lepore ha affermato: «A mio parere bisogna ritornare all'evento straordinario per mettere la parola fine una volta per tutte. Le promesse alla popolazione debbono essere mantenute. Nel 2010 si va avanti ancora con le discariche e non è stata messa neppure una pietra per i termovalorizzatori. In questo modo come si può risolvere il problema?».
Al procuratore fa eco il questore Giuffré. C'è il rischio che la protesta dei disoccupati si saldi a quella dei manifestanti di Terzigno. Lo ha detto il questore di Napoli Santi Giuffrè, parlando ai giornalisti a margine di una iniziativa dell'università Federico II. «Il contesto - ha detto il questore - è quello di manifestazioni di disoccupati e di scioperi, e, in un momento di difficoltà come questo vi può essere una coesione che va fronteggiata come tale». Ad una domanda sulla presenza tra i manifestanti di Terzigno di elementi dei centri sociali, il questore Giuffrè ha risposto: «Ci sono indagini che stiamo portando avanti. Certo che tutti quelli che hanno interesse ad evidenziare i problemi sociali non si tirano indietro, siano associazioni di carattere ideologico oppure altro. La protesta della popolazione di Terzigno è improntata a forte spontaneità - ha concluso il questore di Napoli - ma bisogna vigilare per evitare che altri gruppi di qualsiasi natura possano inserirsi e gestire la situazione in tale contesto».
Autocisterna con infiammabili bloccata: rubate le chiavi. Una cisterna che trasporta liquidi infiammabili è ferma a uno degli incroci della rotonda panoramica, la strada di accesso alla discarica Sari di Terzigno (Napoli). L'autista, che è sceso dal mezzo per chiedere alle forze dell'ordine di poter passare il blocco realizzato dai manifestanti, al ritorno nella cabina di guida non ha trovato più la chiave di accensione del mezzo. Il mezzo è attualmente fermo. Sul posto ci sono vigili del fuoco e polizia.
Aria irrespirabile in diversi Comuni del Vesuviano, dove, per diversi chilometri, si avvertono i miasmi provenienti dalla discarica Sari di Terzigno. Le proteste dei residenti, infatti, riguardano sia l'eventuale apertura di un secondo sito in località Cava Vitiello, sempre a Terzigno, che il cattivo odore che in diverse ore del giorno si avverte e che ha già reso molto difficile la scorsa estate.
Presidio nel Casertano. Protesta e presidio dei cittadini, nel Casertano, davanti alla discarica 'Maruzzellà. «Napoli non può pensare di risolvere il problema dei rifiuti cullandosi sulla disponibilità della altre province», spiega il primo cittadino di San Tammaro, Emiddio Cimmino, che dice «basta» e promette che impedirà l'ingresso nel sito dell'immondizia proveniente da Napoli. «Sono anni che la provincia di Caserta, in particolare, ha offerto solidarietà e disponbilità ospitando nelle discariche il 54% dell'immondizia partenopea - spiega il sindaco - Ora basta».

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