Rifiuti, un nuovo accordo per la discarica
Disco verde all’intesa fra Provincia e struttura tecnica di missione per accelerare i lavori di messa in sicurezza e agibilità dell’invaso di Maruzzella. La giunta provinciale ha dato ieri il via libera alla convenzione con l’organismo che fa capo al generale Mario Morelli e che costituisce l’ossatura tecnica che il sottosegretario Guido Bertolaso ha lasciato in Campania per gestire e coordinare la fase di passaggio tra la gestione commissariale straordinaria e quella ordinaria affidata alle Province. «L’obiettivo dell’intesa - spiega il presidente di corso Trieste Domenico Zinzi - è quello di rendere il territorio provinciale, dal punto di vista dell’operatività degli impianti, autonomo e del tutto autosufficiente. Per questo motivo abbiamo sempre puntato su un contatto stretto con la struttura tecnica di missione anche per la definizione dei flussi alla discarica di San Tammaro, ben sapendo che se nell’invaso di Maruzzella finiscono i rifiuti di Napoli e di altre zone della Campania, la capacità del sito è destinata a esaurirsi in fretta. A solo danno della provincia di Caserta». Zinzi ha poi riferito agli assessori presenti in giunta gli esiti dei colloqui svolti qualche giorno fa a Napoli con i presidenti delle altre Province della Campania in ordine alle possibili soluzioni per evitare che la regione ripiombi in una nuova crisi. Colloqui che hanno posto l’accento sulla necessità di operare una deroga rispetto a quanto previsto dalla legge 26 del 2010 la quale, sancendo la fine della fase emergenziale decretata conclusa al 31 dicembre del 2009, assegna alle Province e alle società provinciali il compito di gestire autonomamente il ciclo dei rifiuti. La deroga - su cui si attende l’ok del governo - dovrebbe rinviare di un anno il passaggio totale di consegne proprio per consentire agli enti locali di dotarsi di un proprio piano e di approntare gli impianti. Ma a tenere banco è stato anche il nodo Consorzio unico con l’annessa questione relativa agli esuberi del personale. Proprio qualche giorno fa, in una lettera inviata al commissario liquidatore Tortorano, l’assessore provinciale all’ambiente Umberto Area aveva sottolineato come «la Provincia di Caserta abbia erogato, anche attraverso forzature interpretative del quadro normativo vigente, al Consorzio, sino a questo momento circa 5,5 milioni di euro». Un sostegno finanziario che l’ente non è più disposto a reggere e che, con la divaricazione dei costi del personale tra il ramo napoletano e quello casertano dei dipendenti del Consorzio, anche la gestione degli esuberi sarebbe più agevole per la Provincia di Caserta grazie a una più agile possibilità di ricollocare le unità in eccesso. Questo in attesa che la Gisec, la società provinciale appositamente costituita per la gestione degli impianti e dell’intera fase operativa del ciclo dei rifiuti, vari il piano industriale nel quale siano anche ricomprese le effettive necessità in relazione alla dotazione degli organici e ai costi di mantenimento e funzionamento.