Nasce la Superprocura al pool anticamorra tutti i reati sui rifiuti

22 maggio 2008 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli,

Una sola Procura, quella di Napoli, si occuperà dei reati legati alla materia dei rifiuti mentre un tribunale in composizione collegiale deciderà su eventuali sequestri di discariche. È la mossa a sorpresa con la quale il governo Berlusconi vuole ridurre il rischio dei sigilli ai siti che, come avvenuto in questi mesi, possono bloccare alcuni passaggi del ciclo dei rifiuti contribuendo ad acuire la sofferenza degli impianti di smaltimento e dunque delle strade.
A conclusione del Consiglio dei ministri che si è svolto in prefettura, il premier ha reso noto che alla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli sarà attribuita la competenza su tutti i reati relativi ai rifiuti. In attesa di leggere il testo del decreto, sembra profilarsi, per il capo dei pm di Napoli, Giandomenico Lepore (nella foto sopra), una sorta di ruolo da "superprocuratore" per il settore strettamente legato alla materia ambientale. La Procura nazionale antimafia, ha spiegato il premier Silvio Berlusconi, entrerà in scena nel caso in cui dovessero risultare coinvolgimenti della criminalità organizzata. Altra novità riguarda la competenza «a un tribunale in composizione collegiale» per l´adozione di misure cautelari. Il riferimento è a sequestri di discariche o siti di stoccaggio. Provvedimenti di questo tipo, ha aggiunto il presidente del Consiglio, non potranno dunque più essere adottati da un singolo pubblico ministero. Concetto chiarito dal ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo: «Le competenze erano troppo divise, si aprivano le discariche e poi venivano chiuse. Si tratta di dare al sottosegretario Bertolaso il massimo delle garanzie».
Cauto il commento del procuratore generale, Vincenzo Galgano: «Ho sentito parlare di queste misure anche se, naturalmente, non le conosco nel dettaglio. Dalla lettura di vari testi giornalistici, ho avuto l´impressione che una delle esigenze di chi vuole risolvere la questione dei rifiuti sia quella di non subire le decisioni giudiziarie dei vari uffici territorialmente competenti, a seconda dei luoghi dove si vogliono aprire le discariche. Ora l´azione del governo prevede una concentrazione dei poteri giudiziari decisionali proprio per semplificare le vicende che riguardano la materia. Non sono in grado di fare commenti - prosegue il procuratore generale - ci sono profili positivi e negativi. Quelli positivi sono quelli che il governo persegue, quelli negativi riguardano a mio parere l´allontanamento della visione giudiziaria dal territorio. Va fatto un bilanciamento, il governo ha ritenuto di muoversi in questo modo, vedremo quali effetti produrrà. Bisogna in ogni modo che tutti siano consapevoli della necessità di essere d´accordo, perché ormai siamo in una situazione tale in cui è molto difficile avere atteggiamenti da primo della classe», conclude Galgano. Nel palazzo della Procura, al Centro direzionale, le notizie sull´iniziativa del governo vengono accolte positivamente anche se resta da risolvere il nodo degli organici del personale amministrativo e dei mezzi con i quali far fronte a questa nuova incombenza.
Il pugno duro annunciato dal governo riguarda anche le sanzioni. «Il tempo è scaduto», afferma Berlusconi. Chi ostacola il lavoro del sottosegretario Bertolaso rischia seriamente di finire in carcere. «Chiunque si introducesse abusivamente in aree di interesse strategico nazionale - spiega il premier - sarà punibile con l´arresto da tre mesi a un anno, in base a quanto previsto dall´articolo 682 del codice penale». Chi invece «ostacolerà la gestione delle discariche - ha sottolineato ancora Berlusconi - rischierà una pena fino a un anno, in base all´articolo 340 del codice penale, o fino a 5 anni se sarà promotore di disordini».
A margine della seduta napoletana del Consiglio dei ministri, il Guardasigilli Angelino Alfano ha incontrato, per la prima volta dal suo ingresso in via Arenula, i vertici degli uffici giudiziari del distretto e i leader degli avvocati. Erano presenti il procuratore generale Galgano, il presidente della Corte d´Appello, Raffaele Numeroso, il procuratore capo Lepore e il presidente dell´Ordine forense, Francesco Caia. Si è parlato dei problemi organizzativi ma, inevitabilmente, il discorso ha preso in esame le novità introdotte nel pacchetto approvato dal governo per uscire dall´emergenza rifiuti.

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