"No discarica", bruciate le tessere elettorali

Boscoreale, strappati e gettati nel fuoco tremila certificati. Poi di nuovo tutti in corteo
10 ottobre 2010 - Mirella D’Ambrosio
Fonte: Il Mattino

Bruciate le tessere elettorali a Terzigno Hanno abbandonato le fiaccole degli ultimi cortei, il lutto al braccio del funerale del Vesuvio e il rosario per la Supplica alla Madonna di Pompei. Le popolazioni che si battono contro le discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, ieri sera hanno manifestato tutta la loro rabbia contro lo scempio nell'area protetta con il falò delle schede elettorali. La Rete dei comitati e il Movimento in Difesa del Territorio Area Vesuviana, insieme con le Mamme Vulcaniche e tantissimi altri cittadini, si sono dati appuntamento in piazza Pace, a Boscoreale. Davanti al Municipio hanno bruciato metà del proprio certificato elettorale. Poi il corteo si è diretto verso l'invaso ex Sari di Terzigno. A metà strada, sulla via Panoramica del Vesuvio, c'è stato un secondo falò. «Vogliamo denunciare con forza la morte della democrazia che ci impone i veleni nelle discariche», spiegano. Da tre settimane, ormai, non conosce tregua la protesta dei cittadini contro l'apertura delle seconda discarica nella cava Vitiello, a Terzigno. La gente attende ancora l'arrivo del premier Berlusconi per avere la certezza che non verrà aperto un seconso sito. Fino ad allora non cesserà l'opposizione dei sindaci di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Pompei e Torre Annunziata. Poche ore prima che venissero messi al rogo circa tremila certificati elettorali al Comune di Terzigno è stata costituita l'Unità di crisi a difesa del territorio. Attraverso un documento a firma del sindaco Domenico Auricchio è stato chiesto un incontro urgente con il Governo per ricevere risposte definitive e precise sulla questione delle discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio. Si chiede per altro che tutte la amministrazioni della regione abbiano il dovere di fare la raccolta differenziata, Napoli compresa. La gente di Terzigno ha compiuto anche un tuffo nella fede, recitando un appello accorato al santuario di San Gerardo Maiella a Caposele affinché «illumini le menti dei governanti e si prendano i giusti provvedimenti per la salute e il benessere ambientale dei nostri cittadini». La santa messa di mezzogiorno al Santuario di Materdomini si è trasformata nella veglia della fiducia. Un pezzo del vesuviano si è riversato tra i banchi della basilica nuova. «Pretenderemo di conoscere i dati aggiornati e relativi alla quantità ed alla qualità di rifiuti conferiti all'interno della ex Sari – fa sapere Auricchio - e avvieremo rilievi e campionature di sottosuolo e vegetazione, richiedendo l'impiego delle unità specializzate del corpo nazionale dei vigili del fuoco». Il primo cittadino del Pdl ha sottolineato che non esiterà a chiedere l'intervento dell'Unesco a difesa del patrimonio ambientale. A Boscoreale il consiglio comunale ha deliberato «il netto rifiuto a qualsiasi eventuale offerta di ristoro economico quale compensazione, in alcun modo ricevibile, per l’apertura della nuova discarica di cava Vitiello». Infine, è stata formalmente attribuita la cittadinanza onoraria di Boscoreale a Beniamino Depalma, vescovo di Nola, e a Giovandomenico Lepore, procuratore della Repubblica di Napoli «per aver difeso l’onore e la dignità di questa comunità nei confronti di chi ha tentato di etichettare la protesta per la difesa del diritto alla salute, come azione manovrata dalla criminalità organizzata»

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