Rifiuti nel parco della Reggia, la città si ribella

Provincia e Comune: più attenzione al patrimonio culturale ma anche maggiore senso civico
8 ottobre 2010 - Mariamichela Formisano
Fonte: Il Mattino Caserta

Massima allerta da parte delle istituzioni e appello al senso civico dei cittadini affinché la discarica rinvenuta nel Parco della Reggia di Caserta resti uno scempio isolato. E le reazioni del territorio si rincorrono all’indomani del dossier pubblicato dal «Mattino» sulla discarica rinvenuta, e posta sotto sequestro giudiziario, due anni fa. E mai rimossa. Il caso, sollevato dal popolo di Facebook e portato alla ribalta nazionale, ha sortito l’immediato intervento dei carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che nei prossimi giorni farà definitiva chiarezza sul caso. Nel frattempo, le istituzioni del territorio fanno quadrato intorno alla Soprintendenza di Caserta che, fin dallo scorso inverno, sollecitò l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (Arpac) affinché fornisse l’elenco completo delle ditte autorizzate alla rimozione di quel tipo di rifiuto, con un ultima richiesta, rimasta puntualmente inevasa, datata 28 luglio 2010. Rifiuti in Reggia «La situazione emersa nel parco della Reggia è a dir poco preoccupante - ha commentato Domenico Zinzi, presidente della Provincia - Non è possibile che un bene straordinario come il Palazzo reale, che deve costituire il punto di forza del turismo del nostro territorio, balzi agli onori delle cronache per episodi di tale degrado. È necessaria una maggiore attenzione a tutela di questo nostro grande patrimonio. Inoltre, bisogna sottolineare altri due aspetti: da un lato, le persone devono dimostrare un maggiore senso civico, dall’altro il governo centrale deve dedicare maggiore attenzione all’arte e alla cultura». Sulla stessa linea l’ex presidente dell’Ente provinciale per il turismo di Caserta, Enzo Iodice, che aggiunge: «È vero e oggettivo che i trasferimenti dello Stato sono insufficienti per garantire la manutenzione della Reggia, com’è vero e oggettivo, che Regione Campania ed Ept di Caserta hanno svolto una funzione sussidiaria, realizzando interventi straordinari di sistemazione dei viali e della vegetazione del parco, a esempio in occasione di eventi importanti come i Percorsi di luce. Eppure, nonostante le oggettive difficoltà, è assurdo pensare che ci possano essere discariche abusive all’interno del parco della Reggia. Due gli interrogativi che devono avere risposte se si vuole restituire serietà e credibilità al sito: chi ha portato rifiuti speciali nel parco? Certo non i visitatori - argomenta Iodice - E poi: dal 2009, quando fu segnalata la presenza dei rifiuti, ad oggi, perché nessuno ha ripulito l’area? Tutta la vicenda è un colpo gravissimo all’immagine del Palazzo Reale e del territorio, un danno al turismo e agli sforzi che vengono fatti. Un danno che solo una forte campagna di segno contrario potrebbe riparare. C’è solo una strada per invertire la rotta: occorre che la magistratura, cui va il mio plauso per l’immediato intervento, chiarisca responsabilità ed eventuali complicità». Va anche detto che il mandato di Iodice è scaduto dallo scorso giugno e che tuttora la Regione Campania non ha ancora provveduto a nominare i nuovi responsabili degli Ept provinciali. Allarga lo sguardo a tutti i monumenti d’Italia l’assessore comunale con specifica delega alla Reggia Antonio Ciontoli: «Pochi mesi fa, visitando i giardini di Boboli a Firenze - spiega - ebbi la riprova della sofferenza in cui versa la gestione dei beni culturali in Italia, e ciò per assenza di strategie adeguate, ma soprattutto di investimenti capaci di conservarne inalterata la bellezza. Si parla con frenesia salvifica di federalismo fiscale e demaniale, ma nessuno ha ancora messo in debita considerazione il valore del patrimonio culturale e monumentale, testimonianza di una storia ma soprattutto di una evidente opportunità che continua ad esserci negata. Resto comunque fiducioso poiché per la prima volta a Caserta vi è la giusta sinergia tra le istituzioni, con in testa la Soprintende David che lotta con passione tra ritardi e difficoltà storiche».

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