Energy plus rinuncia a costruire la centrale a gas
Non ci sono più le condizioni economiche, Energy Plus rinuncia all’impianto per produrre energia elettrica sui suoli dell’Ideal Standard. Svanisce anche il contenzioso tra amministrazioni locali e azienda svizzera che sette anni fa aveva manifestato l’intenzione di avviare la realizzazione dell’opera. Energy plus non realizzerà la centrale termoelettrica. Ne dà notizia Giovanni Romano, Assessore regionale all'Ambiente, al termine della Conferenza dei servizi che si è tenuta a Roma, alla quale ha preso parte anche il dirigente provinciale all'Ambiente, Giuseppe D'Acunzi. «Le nostre motivazioni erano più che fondate - dice Romano - In questo modo tuteleremo quella zona individuata per la realizzazione del termovalorizzatore». «Esprimo grande soddisfazione per la notizia - ha aggiunto il presidente della Provincia di Salerno Cirielli - È una vittoria dell'Amministrazione provinciale che aveva sin dall'inizio sostenuto questa tesi». La questione centrale termoelettrica era approdata da tempo al tavolo della conferenza dei servizi tra ministero dell’Ambiente e ministero della Salute, comune di Salerno, Amministrazione provinciale, Regione Campania. Ieri la conferenza romana che avrebbe dovuto assumere delle decisioni, non si è svolta dato che in apertura il presidente dell’assemblea ha fatto avere la copia della comunicazione di Energy Plus datata 5 ottobre. Con la comunicazione l’impresa, «quale società progetto del gruppo Egl, gruppo svizzero, non procederà alla realizzazione della centrale a ciclo combinato da ubicarsi nel comune di Salerno». «La centrale era stata autorizzata nel 2004 - continua la lettera - e non è stato possibile per cause indipendenti dalla società portarla a compimento. Per mutate condizioni del mercato la società ha stabilito di non avviare, così come i ministero sviluppo economico aveva consentito, i lavori entro il 5 ottobre». La decisione che dava il via libera a Energy plus era del 6 luglio 2010. Ora la firmata da Christian Frére, amministratore delegato dell’azienda, chiude la vicenda. Anche il partito democratico di Salerno esprime soddisfazione per la decisione. «Non c’è più interesse dal parte del richiedente, e non ci sono più eventuali elementi ostativi alla realizzazione dell’impianto - dice Romano - I nostri rilievi riguardavano le emissioni dell’impianto». Anche per quanto riguarda il gasdotto necessario ad alimentare la centrale esistevano dei problemi. LA linea avrebbe dovuto attraversare la Valle dell’Irno e il parco dei monti Picentini dovendo allacciarsi alla condotta che passa nella zona del Serinese. Si trattava di un’opera ad alto impatto ambientale, dato che era necessario farlo viaggiare a raso, dovendo essere continuamente ispezionabile. Il venir meno della centrale, elimina ogni ostacolo alla costruzione del termovalorizzatore per il quale c’è una valutazione ante operam. Sulla gestione dei suoli tra l’altro erano incorso anche diverse inchieste della magistratura. A luglio era stata depositata la traduzione della rogatoria internazionale per l'individuazione degli eventuali canali di finanziamento illecito, da parte delle società Energy Plus spa e General Costruction spa, per la costruzione della centrale.