Rifiuti Il raid nell’autoparco di Santa Maria Capua Vetere

Dopo i danni camion sorvegliati

Il Comune di teverola trasferisce i mezzi in depositi più sicuri
7 ottobre 2010 - Alessandra Tommasino
Fonte: Il Mattino Caserta

Teverola. Fare chiarezza sul presunto sabotaggio degli auto compattatori destinati alla raccolta dei rifiuti è l’obiettivo perseguito dall’inchiesta aperta, dopo la segnalazione del Comune di Teverola, dalla Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere. La ricerca di un filo conduttore in grado di spiegare i casi «strani» registratisi nel deposito sammaritano del consorzio unico Napoli-Caserta, dove gli automezzi sono stati danneggiati, è l’azione che vede impegnato il comando provinciale dei carabinieri. Per avere maggiori delucidazioni, si attende la relazione che dovrà essere stilata dai tecnici e sulla cui scorta anche il direttore del consorzio Francesco Goglia potrà avere un quadro più completo della situazione. I danni subiti dai mezzi dovrebbero risalire alle giornate di forte agitazione legate alle proteste degli operai, che rischiano di perdere il lavoro per esubero di personale. Fronte questo, del reimpiego delle unità lavorative, su cui restano aperte ancore molte prospettive, soprattutto se si verificherà la divisione dei lavoratori in due blocchi, uno napoletano, l’altro casertano. In un clima di grande tensione, si cerca dunque di risalire alle responsabilità di chi, magari infiltrandosi fra gli operai in agitazione, ha colto il momento per ostacolare il regolare funzionamento della raccolta. Ad essere danneggiati non sono stati infatti solo quelli assegnati al comune teverolese, intervenuto con un anticipo di cassa per la riparazione, ma anche altri auto compattatori necessari alla raccolta in altri Comuni. E a destare preoccupazione non è tanto l’entità del danno arrecato, che ammonterebbe, almeno secondo una stima approssimativa, a meno di diecimila euro, bensì il sospetto che dietro questi singoli episodi ci sia un disegno criminale atto ad impedire l’ attuazione del servizio. Il sindaco di Teverola Biagio Lusini ha sporto denuncia al comando locale dei carabinieri e intanto ha comunicato che almeno per il momento i due auto compattatori riparati saranno custoditi nel suo territorio comunale, per evitare nuovi eventuali sabotaggi. A far riflettere sui punti bui della vicenda, anche la constatazione di un clima di paura diffuso fra meccanici e riparatori di pneumatici dell’Aversano. L’amministrazione comunale ha ribadito ieri che dinanzi alla richiesta di intervenire a riparare gli automezzi, molti si sono tirati indietro, adducendo come motivazione quella di «voler stare tranquilli, perché abbiamo una famiglia». Una reazione diffusa che esprime tutta la tragicità del momento e che intanto non distoglie l’attenzione dall’ ombra di un inquinamento crescente. A Teverola i cumuli di rifiuti che per giorni sono stati innalzati dal deposito dei sacchetti sono stati quasi del tutto rimossi, ma prima che la raccolta cominci a regolarizzarsi, ci vorrà ancora del tempo. I cittadini sono esasperati dall’immondizia che offre un’ immagine di degrado nel centro storico e lungo la statale Appia 7 bis, arteria di collegamento del capoluogo casertano con l’ hinterland normanno. Ancora più grave la situazione delle periferie, a cominciare da via Piro, dove, soprattutto nell’area dei piloni della superstrada Nola- Villa Literno, le montagne di rifiuti sono per i passanti un motivo di forte sconforto.

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