Rifiuti e tumori, screening nella terra delle ecomafie

Oliviero: "Troppi casi sospetti". Alla Regione anche il caso degli specialisti precari
7 ottobre 2010 - lo.ca.
Fonte: Il Mattino Caserta

Rifiuti nel casertano La sanità in provincia di Caserta, l’organizzazione dei servizi e, soprattutto, gli interventi nel settore della ricerca e del monitoraggio delle patologie tumorali al centro del Question time in consiglio regionale. È stata infatti discussa ieri l’interrogazione presentata dal capogruppo Pse-Sel Gennaro Oliviero, in merito alla istituzione del Registro tumori e a tutte quelle iniziative atte al controllo dell’incidenza delle malattie tumorali nella provincia di Caserta. «La risposta della giunta regionale manifesta una incapacità di governo rispetto a una problematica che attiene alla salute di un intero territorio: non sono ammesse difese d’ufficio - afferma Oliviero - È infatti sotto l’occhio di tutti lo stato di degrado ambientale nel quale versano ampie aree del territorio campano, in particolar modo, della provincia di Caserta, in ragione dello scempio condotto dalle ecomafie e dalle numerose inadempienze di alcune amministrazioni locali. Per molti anni, vaste aree della Campania e della provincia di Terra di Lavoro sono state oggetto di interramento illegale di rifiuti pericolosi e di smaltimento, spesso incontrollato, di rifiuti di varia tipologia. Voglio ricordare le numerose battaglie intraprese dal mondo dell’associazionismo e dalla informazione e, non ultima, una proposta di legge che depositammo, relativa alla istituzione di un Osservatorio regionale sull’incidenza di neoplasie, per tutti i siti inquinati i quali andavano a esporre i cittadini a complesse miscele di inquinanti, approvata e inserita nella Finanziaria regionale del 2008». Ma ieri al Question time è stato anche affrontato il tema del rinnovo dei contratti a termine per alcuni medici che avevano stipulato con le due ex Asl di Caserta, prima della unificazione, un rapporto di lavoro a tempo determinato. L’interrogazione è stata presentata dal capogruppo di Idv in consiglio regionale Edoardo Giordano. Al quesito di Giordano ha risposto Mario Vasco, ex commissario all’Asl Caserta, già stretto collaboratore dell’ex governatore Antonio Bassolino, attualmente dirigente in Regione. Analizzando l’articolato testo presentato da Giordano, Vasco ha ricordato che l’unificazione delle due ex Asl di Caserta comporterà, con il prossimo anno, la sospensione di tutti i contratti a tempo determinato sia per il personale medico sia paramedico «per attingere a risorse e professionalità interne all’Asl anche in ragione della necessità del contenimento dei costi». Lo scontro con alcune organizzazioni sindacali - che ha poi sollecitato l’atto di sindacato ispettivo da parte del capogruppo di Idv - è stato infatti originato dalla decisione da parte dell’Asl di prorogare soltanto una posizione rinnovando di fatto il contratto a un medico di medicina generale (ex asl Ce 2) assegnandogli una nuova funzione. Vasco ha precisato che tale rinnovo è finalizzato alla conclusione di un progetto e che comunque non potrà andare oltre il 31 dicembre del 2010. Sempre Giordano ha già depositato altre interrogazioni sul tema sanità: «Si tratta - ha detto - di istanze relative alla situazione di assoluta precarietà in cui versa l’ospedale Moscati di Aversa, situazione che necessita di interventi urgenti come del resto l’organizzazione dell’intera rete di assistenza sanitaria della provincia di Caserta. Su questo terreno continuerò il mio impegno».

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