Raccolta rifiuti camion sabotati: scatta l'allarme
TEVEROLA. Tredici automezzi danneggiati. Il bilancio dei danni subiti nell’autoparco del Consorzio unico dei rifiuti Napoli-Caserta, con sede a Santa Maria Capua Vetere, parla chiaro. Ruote recise e manomissione di alcune parti meccaniche è il quadro dinanzi al quale si sono ritrovati gli amministratori di Teverola quando hanno cercato di recuperare i mezzi necessari al prelievo dell’immondizia. Gli autocompattatori in dotazione al Comune teverolese sono due e per renderli funzionali, si è reso necessario l’intervento di un gommista e di un anticipo di spesa da parte delle casse dell’ente. Per accedere al deposito sammaritano, è stata anche richiesta la presenza delle forze dell’ordine. Un caso inquietante, giunto anche sulla scrivania del direttore del Consorzio unico delle province di Napoli e Caserta Francesco Goglia: «Sono in attesa delle risultanze dei tecnici che mi stanno preparando una relazione - ha detto Goglia - Il documento sarà pronto nelle prossime ore». Il sospetto è che gli atti di sabotaggio abbiano potuto interessare anche altri mezzi appartenenti ad altri comuni consorziati. A quanto si è appreso l’episodio sarebbe avvenuto venerdì scorso ma altri «casi strani» (pneumatici sgonfiati per impedire ai mezzi di muoversi) si sarebbero verificati anche nei giorni scorsi. Sull’intera vicenda gli investigatori hanno comunque aperto un’indagine. Il clima che si respira, in ogni caso, dopo giorni di protesta dei lavoratori che rischiano di perdere l’occupazione per una questione di esuberi, è infatti di forte tensione. Non è ancora ben chiaro quante e quali saranno le unità in esubero: una delle trattative sinora aperte riguarda la divisione del comparto esuberi tra le province di Napoli e di Caserta (e non in un unico blocco) che consentirebbe al ramo casertano di ricollocare più agevolmente il personale. «Comprendiamo il disagio degli operai che hanno ovviamente il diritto di protestare - commenta il sindaco di Teverola, Biagio Lusini - ma bisogna evitare che qualcuno possa strumentalizzare lo stato di agitazione e la preoccupazione dei lavoratori per sabotare automezzi necessari alla raccolta dei rifiuti e dunque a garantire la salubrità dei territori che amministriamo». Per il recupero degli autocompattatori, che «adesso - fa sapere il sindaco - sono custoditi nel nostro deposito comunale per evitare che vengano danneggiati di nuovo», sembra che sia stato necessario l’ausilio delle forze dell’ordine, intervenute ad accompagnare gli addetti alla riparazione. Una situazione apparsa «grave e sconfortante», tanto che l’amministrazione comunale ha riferito di aver anche denunciato il sabotaggio degli autocompattatori ai carabinieri della stazione di Teverola che hanno già avviato accertamenti. Intanto, riportati in sede gli automezzi, tra mille peripezie, ieri il comune ha cominciato a «respirare», grazie alla rimozione dalle strade dei primi sacchetti. Il territorio teverolese offre in questi giorni una delle immagini peggiori degli ultimi anni. I cumuli di rifiuti sono abbandonati nel centro storico e nelle periferie. Non fanno eccezione neanche le aree in cui sono situate le scuole. Un degrado dinanzi al quale i cittadini chiedono adesso risposte più celeri e concrete, per tutelare l’irrinunciabile diritto alla salute.