San Tammaro

Consorzio unico, i sindacati: proteste rischiose

La Cgil: fase delicata controproducente interrompere i servizi
3 ottobre 2010 - Davide De Stavola
Fonte: Il Mattino Caserta

SAN TAMMARO. Le proteste inscenate venerdì da alcuni operai del Consorzio unico di bacino non sono piaciute ai sindacati confederali. Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno scelto il basso profilo per affrontare questo delicato passaggio alla provincializzazione della gestione del ciclo dei rifiuti e garantire l’occupazione a tutte le maestranze del consorzio, anche quelle seriamente a rischio. Orientamento confermato da Raffaele Maietta della Cgil, che dice: «Stiamo lavorando per far applicare la legge regionale numero 26 e non far perdere alcun posto di lavoro, garantendo la piena occupazione dei lavoratori del consorzi». Di fronte alle ultime rimostranze, il sindacalista rassicura: «Non bisogna creare allarmismi, ma tenere d’occhio la regolarità delle procedure». In questo momento la parola d’ordine che circola tra le grandi organizzazioni sindacali è la calma. Altre eventuali manifestazioni e interruzioni della raccolta dei rifiuti potrebbero creare non solo disagi per i cittadini, ma anche rischi concreti per il buon esito della trattativa per il passaggio delle maestranze alla Gisec. Il pericolo concreto è che il blocco del servizio e l’aumento della presenza dei rifiuti in strada possa indurre sempre più Comuni a lasciare il Consorzio, gestendo in proprio la raccolta. A quel punto calerebbe la richiesta di lavoratori e aumenterebbe il numero degli esuberi. Le federazioni provinciali di Cgil, Cisl e Uil stanno cercando di scongiurare proprio questo rischio, dissuadendo gli operai dal continuare con i blocchi e garantendo il passaggio indolore attraverso questa complessa fase della trattativa. In questo contesto, però, c’è chi pensa di poter guidare diversamente questa complicata transizione.

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