Cesaro: è possibile allargare Terzigno oggi l’incontro con Berlusconi ad Arcore
Luigi Cesaro è a Milano per trovare una sponda che lo faccia uscire dal trappolone dei rifiuti. È una patata bollente e molto fetida che tiene con il fiato sospeso (e per forza) Napoli e la Campania e che il presidente della Provincia dovrà provare a sbucciare senza rimanere scottato.
Presidente, quando vedrà Silvio Berlusconi?
«Domani pomeriggio (oggi, per chi legge, ndr) ad Arcore».
Parlerete dei rifiuti?
«Soprattutto».
Il premier ha promesso che verrà a Napoli. Sa già quando?
«Lo stabiliremo, ma posso già dirle che sarà nella prossima settimana».
Visita o non visita, la faccenda dei rifiuti sta precipitando in un buco nero. Un’impasse che sembra preludere alla catastrofe di due anni fa.
«Non è così. Intanto la Regione ha fatto dei miracoli...».
Be’, andiamoci piano con i miracoli. A Napoli hanno fatto i cartelli con la scritta: «il miracolo della monnezza è una monnezza di miracolo».
«Slogan a parte, c’è stata un’accelerazione evidente, dopo i ritardi accumulati dalle passate gestioni».
Anche questo è un ritornello, però.
«Guardi, l’ex assessore regionale Ganapini aveva detto che erano pronti 12 siti di compostaggio, di cui tre nella provincia di Napoli. Aveva assicurato che bisognava solo collaudarli. Chiacchiere, perché erano siti fantasma, esistevano solo sulla carta. Invece noi, abbiamo già approvato la realizzazione di cinque siti, i cui tempi di realizzazione sono brevi, cinque-sei mesi. Per quattro abbiamo già stabilito l’ubicazione: a Pomigliano, Napoli Est, Afragola e Caivano. E da tempo abbiamo anche stanziato due milioni per le isole ecologiche».
Veniamo all’immediato. Che succederà a Terzigno, sarà aperta la nuova discarica, la famigerata Cava Vitiello?
«Stiamo lavorando, insieme all’Asìa e alla Sapna per bloccarla. Berlusconi s’è già detto contrario alla sua apertura. Non dovrebbero esserci problemi, quindi».
Il governo dovrà cambiare una legge, però.
«Sì. Noi ci batteremo affinché lo faccia presto».
Insomma è ancora una partita aperta. A Chiaiano sono da tempo in allarme perché temono di dover prendere loro la monnezza che non andrà a Terzigno. Lei cosa ne pensa?
«Anche su Chiaiano ho molte perplessità».
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, è stata più netta, ha detto che non se ne parla proprio.
«Condivido nella sostanza la sua dichiarazione. Chiaiano ha già dato e sta dando».
Sì, allora, come ne uscite in tempi brevi?
«Non è escluso che si allarghi l’attuale discarica di Terzigno».
Insomma, la monnezza che esce dalla porta rientra dalla finestra.
Un’altra grana è la provincializzazione dello smaltimento. Ogni provincia si deve occupare della propria e Napoli, che ha una densità di popolazione altissima, soffre e soffrirà.
«La provincializzazione andrà a regime nel 2012. Chiederemo a Berlusconi una proroga, insieme alle Province di Caserta e di Salerno. Punteremo anche a una proroga per il patto di stabilità. Su questo secondo punto persino Bertolaso s’è detto d’accordo».
Il quadro non è incoraggiante, Presidente. Tutti temono i cumuli di rifiuti fino ai primi piani delle case.
«Non è così. Stiamo ritornando alla normalità, Napoli è pulita. È stata solo una crisi contingente. Siamo lontani dall’emergenza di due anni fa. La soluzione può arrivare solo con l’apertura del termovalorizzatore di Napoli Est. Ed è arrivata l’ora di premiare i Comuni virtuosi che fanno la differenziata. Su questo Bertolaso deve rispettare gli impegni presi per quanto riguarda i ristori».
Cioè i soldi...
«Proprio quelli. Sono stati promessi, ma nessuno li ha ancora visti».