Esercito-comitati botta e risposta sui veleni nel Parco

3 settembre 2010
Fonte: Il Mattino

«Chi incendia gli animi dei cittadini, alimentando con false dichiarazioni le loro vibrate e in parte legittime proteste, è un criminale». Così il generale Mario Morelli, coordinatore delle Unità operativa e unità stralcio per l'emergenza rifiuti in Campania. Spiega la Protezione civile: «Le dichiarazioni dei dimostranti secondo le quali ”nessuno può sentirsi al sicuro perchè i veleni sversati a Terzigno, dove per decreto finiscono anche le ceneri altamente tossiche dell'inceneritore di Acerra o nelle buche del Casertano e del Beneventano ritornano sulle nostre tavole” sono assolutamente false, prive di fondamento e destinate a far crescere ad arte la tensione e la rabbia tra la gente del posto». «Lo smaltimento delle scorie prodotte dalla lavorazione del rifiuto è regolato dal contratto 30/2009 che prevede il ritiro giornaliero e lo smaltimento a cura e presso la ditta Rmb di Brescia, così come il ritiro delle polveri, residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, è anch’esso previsto che avvenga giornalmente come da contratto 34/2009 a cura e presso la ditta Sistema Ambiente di Brescia». «I veleni in quei luoghi li ha portati la camorra per anni ed anni, senza che nessuno protestasse, e ben prima che si facesse la discarica - conclude Morelli - anzi la discarica ha posto fine a quel traffico e a quello sversamento illecito di veleni che arricchivano i camorristi. Tutto ciò mi fa pensare che la camorra non potendo entrare dalla porta cerchi di rientrare dalla finestra». E in merito alla nota della Protezione Civile si registra la replica del Movimento per la Difesa del Territorio Area Vesuviana - Collettivo Area Vesuviana. «L'europarlamentare Merkies nella sua visita a Terzigno - scrivono - nonostante gli accorgimenti posti in essere per nascondere le irregolarità da parte dei gestori della discarica, con grande facilità estrasse un contenitore di rifiuti pericolosi e un pneumatico. La legge 123/08 prevede che vadano a discarica a Terzigno rifiuti di categorie Cer indicati come pericolosi e che possano essere asperse quotidianamente le ceneri provenienti dall'inceneritore di Acerra. Che una parte delle ceneri di Acerra giunga effettivamente a Brescia è testimoniato dal fatto che i Nas bloccarono 21 camion di ritorno da Brescia che trasportavano componenti mangimistiche per la zootecnia senza alcuna precauzione e, quindi, contaminate con le ceneri pericolose. I cittadini e i movimenti fecero dura opposizione. Anzi furono proprio queste denunce a far emergere il business delle ecomafie.. La discarica di Terzigno - conclude la nota - avvelena l'aria dei Comuni circostanti ed ospita ogni giorno centinaia di gabbiani a testimonianza della sua irregolare gestione».

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