«Altre 160mila tonnellate e si chiude impossibile accogliere altri rifiuti»
Ingegnere idraulico - la sua specializzazione - e da due anni direttore tecnico della discarica di Chiaiano per conto del gestore Ibi, Paolo Viparelli quasi trasecola quando gli si chiede se a Chiaiano è possibile fare operazioni per infilarvi dentro almeno un altro mezzo milione di tonnellate: «Da tecnico e non da politico dico che il massimo ottenibile sono ancora altre 160mila tonnellate, si arriverebbe alle 700mila previste poi si dovrebbe chiudere».
Situazione dunque ingessata. Allora ingegnere a Chiaiano come stanno le cose?
«Abbiamo conferito oltre 400mila tonnellate, arriveremo a 700mila con grande tranquillità E posso dire ai miei concittadini che la discarica è sicura, sicurissima».
Cosa risponde a chi vuole allargare la discarica di Chiaiano?
«Tecnicamente impossibile, la cava del poligono quella è non saprei proprio cosa si potrebbe fare e devo dire che non ho mai sentito parlare di una simile eventualità».
È sicuro di quello che dice?
«Il volume residuo è di circa 120mila metri cubi, si arriverebbe alle 700mila tonnellate previste, di più non si può fare».
La tesi proposta dai parlamentari del Pdl della Campania è non fare la seconda discarica a Terzigno e cercare di portare un milione di tonnellate fra Chiaiano e la discarica già esistente proprio a Terzigno.
«Io non faccio il politico e non so nemmeno di cosa si parli. Da tecnico ho detto già che a Chiaiano oltre la quota stabilita non si può andare».
Che rapporto ha con la popolazione vicino alla discarica?
«Abito al Vomero e sono napoletano. In linea d’aria disto 150 metri dalla discarica. Sono venuto qui con mia moglie incinta. Gli standard di sicurezza sono straordinari. Bisogna immaginare un grande sacchetto sigillato e impermeabile sul quale ci sarà un prato e degli alberi».
Un sogno?
«Macché ad aprile sarà realtà, per quell’epoca la discarica sarà colma e sarà chiusa. Sa che le dico?».
No.
«Se qualcuno venisse in discarica intorno alle 13 non vedrebbe nemmeno un sacchetto e così fino al monento dello svesamento. Tutti i giorni abbanchiamo, sterlizziamo, disinfettiamo e copraimo con terreno. Quello che disturba la gente è il passaggio di 150 camion che vengono a smaltire tutte le notti. Ma questo non dipende da noi».
E il cattivo odore, i gabbiani...
«Leggende metropolitane. Il cattivo odore è al massimo un’ora al giorno vale a dire quando i mezzi sistemano i rifiuti, li compattano e qundi muovono il materiale».
E per la fauna che rischia di comprommettere l’intero ecosistema?
«Questa è bella. I gabbiani napoletani sono particolari. Ma abbiamo risolto il problema, inseriamo il verso di uccelli nemici dei gabbiani. A Genova avevano lo stesso problema e con i suoni standard lo hanno risolto. I gabbiani napoletani sono più duri. Così ho registrato suoni particolari che li fanno volare via».
I gas fanno molta paura ai chiaianesi.
«Abbiamo già fatto i pozzi di captazione, con l’energia sprigionata dai gas si potrebbe illuminare tutta la strada che porta ora alla discarica ma fra qualche mese in un parco».
Per quanto tempo saranno attivi?
«Per 12 anni, i primi 2 sono quelli potenzialmente più pericolosi, ma la discarica non cederà di un millimetro».