Nei Consorzi 424 esuberi: scattano i pensionamenti

2 ottobre 2010 - Nello Fontanella
Fonte: Il Mattino

Vertenza esuberi del consorzio Napoli-Caserta: prepensionamenti, personale vicino ai 65 anni e invalidi. Questi i criteri da adottare per individuare i 424 addetti in esubero delle articolazioni di Napoli e Caserta sulle quali sta lavorando il commissario liquidatore Gianfranco Tortorano. Criteri che ha sottoposto anche al generale Morelli, vicario del sottosegretario Bertolano per la gestione dell’emergenza, nel corso della riunione tenutasi a palazzo Salerno e dalla quale però Tortorano è uscito «deluso e contrariato». «Sono amareggiato - dice infatti il commissario Tortorano - non solo per le notizie false e tendenziose messe in giro ad arte che creano allarme sociale ma anche perché, purtroppo, alla riunione non hanno partecipato, sebbene invitati, le Province, la Regione, l’ispettorato del lavoro e i sindacatati che rivestono un ruolo fondamentale nella vicenda». Secondo la protezione civile infatti, alla quale Tortorano ha inoltrato il quesito relativo all’individuazione dei criteri da adottare per stilare la lista degli esuberi, la competenza spetterebbe al Ministero del lavoro e alla Regione. «In ogni caso opereremo nel rispetto dell’articolo 13 della legge 26 del 2010 - aggiunge ancora Tortorano - sulla dotazione organica approvata dal Capo del Dipartimento della protezione civile». Il dilemma è uno solo e riguarda la lista da stilare: unica o divisa per le due articolazioni? Probabilmente se ne discuterà nella prossima riunione che, come richiesto anche dal generale Morelli, non si terrà più a palazzo Salerno. Ad oggi sono 2150 gli addetti del consorzio unico, di cui 855 dell’articolazione di Napoli e 1295 di Caserta. In quest’ultima articolazione si registrano le maggiori assunzioni tra il 2001 e il 2008 per un incremento di circa 800 unità tra operatori amministrativi, tecnici e dirigenti. Con questa situazione restano ovviamente bloccati gli stipendi in attesa della schiarita sugli esuberi previsti dalla nuova pianta organica. Resta in ogni caso, disastrosa la situazione economica finanziaria del consorzio con le casse completamente a secco. Ammonta a svariati milioni il debito del consorzio per il mancato pagamento degli oneri sociali, per il rimborso alle finanziarie e per lavori effettuati da ditte esterne. «Ma è pur vero - conclude Tortorano - che il consorzio vanta un credito di circa 25 milioni di euro per i canoni 2010 non versati dai Comuni». Una situazione insomma, tutt’altro che facile da districare sulla quale si registreranno ancora diverse puntate prima di trovare una definitiva soluzione con il passaggio delle competenze alle province.

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