Cesaro: sì all'ampliamento delle discariche Lettera dei sindaci vesuviani al Papa

La Iervolino: le molotov confermano allarme eversione
E su Berlusconi: io non ricambio insulti e bugie
4 ottobre 2010
Fonte: Il Mattino

Ampliamento di alcune discariche esistenti o dismesse, «attraverso un'attenta valutazione dei volumi residui». È l'ipotesi alternativa alla apertura della seconda discarica di Terzigno, nel parco nazionale del Vesuvio, particolarmente avversata dalle popolazioni, indicata dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, nel corso della seduta di Consiglio di oggi.
In merito è stato istituito un tavolo tecnico permanente. Si tratta di adottare scelte «finalizzate alla realizzazione di un'opportuna impiantistica, secondo un preciso e rigido cronoprogramma».
La Provincia, riferisce Cesaro, si è già attivata «affinche l'attuale qualità dei rifiuti venga migliorata e perchè a Terzigno venga conferito unicamente del rifiuto biostabilizzato».
I siti di compostaggio. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, confessa di aver fatto «scoperte agghiaccianti in merito ai famosi tre impianti di compostaggio situati nel territorio della provincia di Napoli, millantati dall'ex assessore regionale all'Ambiente Ganapini, che sembravano dovessero essere solo collaudati: ebbene si sono rivelati impianti fantasma». Lo ha detto nel corso della seduta del Consiglio provinciale. «Non ve ne è traccia, non c'è - ha aggiunto - un mattone ed anche i relativi progetti hanno rischiato di andare persi. Ci siamo immediatamente attivati ed oggi possiamo confermare che questa amministrazione sta lavorando alla realizzazione di 5 impianti di compostaggio, per tre dei quali, in accordo con i Comuni, è stata anche decisa la destinazione, ovvero Pomigliano d'Arco, Napoli Est ed Afragola».
La lettera al Papa. Una lettera-preghiera al Papa «affinchè il Signore illumini le menti ed il cuore di quanti si trovano ai vertici delle Istituzioni e sono chiamati a compiere scelte coerenti con il bene comune. Siamo certi che Ella farà altrettanto».
A firmarla, su iniziativa dell'Ordine francescano secolare, i sindaci di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Torre Annunzita e Pompei, per richiamare l'attenzione del Pontefice sui pericoli che sarebbero legati alla apertura della seconda discarica di Terzigno, nel Parco Nazionale del Vesuvio, da tempo al centro di dure proteste.
La missiva nel giorno della Festività di San Francesco nasce dall'iniziativa dell'Ordine francescano secolare di Boscotrecase, centro del Vesuviano, dove da oggi arde la lampada della pace. «Padre Santo - è scritto nell'appello - nel giorno in cui la Chiesa universale celebra San Francesco d'Assisi, luminoso esempio di dedizione a Dio ed al prossimo, questa piccola comunità ecclesiale, insieme agli amministratori di diversi Comuni vesuviani ed a tutti i cittadini, avverte il bisogno filiale di rivolgersi ad Ella, faro della cristianità, per esprimere il disagio delle popolazioni di fronte allo scempio ambientale rappresentato dalla presenza delle discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio».
«Il nostro territorio, profondamente colpito dalla progressiva crisi del comparto industriale, ormai del tutto scomparso, con le ripercussioni che si possono agevolmente intuire, aveva trovato, nella istituzione dell'area protetta e nella sua valorizzazione, una opportunità di riscatto materiale, morale, sociale ed economico, basata sullo straordinario patrimonio ambientale e storico a disposizione. In questo contesto - si sottolinea - la decisione di collocare, peraltro a ridosso dei centri abitati, centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti ha alterato gli equilibri dell'ecosistema vesuviano e, soprattutto, reso insopportabile la permanenza in questi luoghi di grande suggestione, nei quali l'incanto della Natura aiuta l'uomo ad avvicinarsi a Dio ed al suo mistero».
«Da credenti, in questo giorno dedicato alla memoria del Poverello che seppe innalzare inni di lode all'Altissimo per la bellezza del creato, non possiamo che affidarci alla preghiera, affinchè il Signore illumini le menti ed il cuore di quanti si trovano ai vertici delle Istituzioni e sono chiamati a compiere scelte coerenti con il bene comune. Siamo certi che Ella farà altrettanto. Padre Santo - conclude la lettera - ci auguriamo che queste poche righe Le facciano sentire l'intensità dell'abbraccio filiale di noi tutti che confidiamo nella Sua Benedizione apostolica per la nostra comunità».
Ma intanto continuano le indagini e l'allarme per le minacce dirette e trasversali a tutto il sistema della raccolta rifiuiti. In particolare la iervolino è tornata sul ritrovamento delle molotov alla periferia di Terzigno e sulle accuse di Berlusconi che le ha addebitato tutta la responsabilità del disastro in corso.
«Questo sequestro, in qualche modo, conferma delle paure di presenze eversive in città testimoniate, del resto, anche con l'arresto dei giorni scorsi di un elemento che pare legate ad Al Qaida», ha detto il sindaco Rosa Russo Iervolino, commentando il ritrovamento da parte della polizia di 12 molotov sulla strada percorsa dagli autocompattatori verso la discarica di Terzigno.
E quanto alle accuse di Berlusconi ha detto: «Poveretto, non ha altro da dire. Io non ricambio bugie ed insulti». Così il sindaco di Napoli ha replicato alle nuove accuse del premier in merito alla gestione dei rifiuti da parte dell'amministrazione comunale di Napoli. Sulla prossima visita del presidente del Consiglio, legata alla nuova emergenza rifiuti, la Iervolino si è limitata a dire: «Benvenuto».

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