Alta tensione alla Hydrogest nuova protesta dei dipendenti

Marcianise, tre operai in bilico sul depuratore
Da due mesi senza stipendio
30 settembre 2010 - Franco Agrippa
Fonte: Il Mattino Caserta

Marcianise. Mattinata di protesta per i lavoratori dell’impianto di depurazione di Marcianise, senza stipendio da due mesi. Tre di loro sono saliti su uno dei «digestori», grossi serbatoi per la degradazione della sostanza organica, del depuratore nei pressi dei Regi Lagni, manifestando nei confronti della società che gestisce i cinque impianti di Napoli nord, la Hydrogest, che da due mesi non paga gli emolumenti ai circa 400 operai. Una situazione, quella che coinvolge gli impianti di depurazione della Campania, ormai al collasso. La società, coinvolta nell’inchiesta giudiziaria «Acque chiare» condotta delle Procure di Santa Maria e Nola, vanta crediti nei confronti della Regione per diversi milioni di euro. Bloccata l’attività del depuratore, sul posto, in località Visocchi, sono intervenuti i vigili del fuoco, carabinieri e polizia, per convincere i tre operai a desistere dalla protesta. In tarda mattinata ha raggiunto l’impianto anche l’amministratore delegato dell’Hydrogest, Logullo, che ha ribadito «la difficile situazione in cui si trova la società e l’impossibilità di far fronte al pagamento degli stipendi se la Regione non liquiderà almeno una parte dei soldi». Un impasse difficilmente superabile per la contrapposizione attualmente esistente tra la stessa Regione e la società. Intanto, oggi, in Regione è stata rinviata la istituzione - già programmata - di un’apposita commissione d’inchiesta del consiglio regionale proprio per far luce sulla vicenda Hydrogest.

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