«Giù le mani dalla nostra terra Dio fermerà questo scempio»
Boscoreale. Le parole del vescovo di Nola, Beniamino Depalma, sono da pastore, ma ferme e decise. Un appello a tutto campo. Prima dal palco di piazza Pace, poi sotto la tenda della Protezione civile che fa da sala stampa. Parole cristiane senza fraintesi. «Sono venuto a portare la mia solidarietà ai sindaci e ai cittadini, perché è tempo di sperare. Guai se non sperassimo».
Solo speranze, eminenza?
«Non solo. È anche tempo di risposte chiare e non frettolose e improvvisate, prese all’ultimo momento, per un territorio martoriato e che ha bisogno, invece, di risposte grandi e di grandi orizzonti. Verso questi paesi abbiamo un solo interesse: che ritornino a essere un bel territorio, come era in passato, come ce l’hanno consegnato i nostri padri».
Che cosa devono fare i cittadini in questi giorni convulsi e di grande amarezza?
«I cittadini devono mantenere un livello alto nelle loro richieste, ma da persone civili e responsabili in una fase delicata».
Quale deve essere il ruolo della comunità cristiana e della Chiesa?
«Come ho detto dal palco, non possiamo tacere, non possiamo sentirci responsabili di scelte che penalizzano noi e i nostri figli».
Purtroppo c’è anche un forte clima di violenza...
«Noi non siamo un popolo di gente violenta, di gente faziosa o strumentalizzabile dalle ideologie, siamo il popolo della non violenza che rispetta le istituzioni e il bene comune. Vogliamo gridare a Dio la nostra paura e la nostra speranza, ma anche la nostra indignazione, perché l’indignazione è segno di dignità e del diritto di sognare un futuro migliore».
Che cosa si augura per questa terra violentata dai rifiuti?
«Questo territorio ci appartiene, Dio ce l’ha consegnato perché lo custodissimo e lo coltivassimo. Vogliamo gridare conto lo scempio realizzato e che si vuole realizzare. Diciamo un grande no alla morte e un sì alla vita».
Che cosa l’ha amareggiato in questi giorni, oltre al marchio di camorristi che qualcuno ha tentato di attribuire alla gente che protestava?
«Siamo stanchi di tante parole e promesse non mantenute, siamo stanchi di soldi consumati inutilmente, vogliamo qualcosa di nuovo e di diverso. Dio illumini le menti e le coscienze di chi ha responsabilità regionali e nazionali».