"Due anni persi, andiamo avanti senza Salerno"

Ternovalorizzatore, Cirielli accusa De Luca: "Lui è un demagogo, Romano fa i fatti"
30 settembre 2010 - Gianni Molinari
Fonte: Il Mattino Salerno

«Il termovalorizzatore si farà e lo farà la Provincia, De Luca si metta l’anima in pace. Peraltro in due anni di gestione come commissario straordinario del governo non ha fatto nulla se non aprire contenziosi». All’indomani delle accuse del sindaco di Salerno De Luca all’assessore regionale all’ambiente Romano e allo stesso governatore Caldoro, il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, risponde e rilancia la palla in campo avverso difendendo a spada tratta Romano «che sta facendo cose incredibili e con grande serietà». «Anzitutto come commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto - spiega Cirielli che in questa funzione ha preso il posto dello stesso De Luca - ho rimosso le ragioni del contenzioso per la seconda gara di appalto i cui vincitori non erano stati ammessi e avevano fatto ricorso. Annullando la gara è decaduto anche il contenzioso. Entro un mese ci sarà la nuova gara che sarà fatta su un progetto modificato partendo dalla riduzione da 600mila a 300mila tonnellate perché noi ne produciamo 250 mila (e saranno ancora meno con i progressi della raccolta differenziata) e il resto verrà da Avellino e Benevento nei cui territori da due anni sversiamo i nostri rifiuti». «E noi - ricorda - non abbiamo una discarica perché De Luca disse che avrebbe fatto il termovalorizzatore e poi non lo ha fatto». La discarica che non c’è, Cirielli non crede a una nuova discarica: «Probabilmente - dice - Bertolaso troverà una soluzione ma non possono aprirci una discarica ex novo. Si può ipotizzare Macchia Soprana dove c'è ancora una quota. Non ritengo possibile l'ipotesi di Valle della Masseria. Ma ho anche detto a Bertolaso che non si riparla di Serre se il Comune non avrà prima il ristoro ambientale promesso». Poi ancora un affondo contro De Luca: «Macchia Soprana e Valle della Masseria sono state saturate dal comune di Salerno che all’epoca non faceva la differenziata ed è un dato importante perché erano discariche che dovevano durare quattro anni e sono durate due. Salerno in percentuale produceva più rifiuti di Napoli perché aveva una differenziata inferiore». Porte chiuse a Salerno e al suo sindaco: «perché i poteri commissariali consentono di andare avanti sia sulla concessione edilizia, sia sul ventilato cambio di destinazione d’uso dell’area». «Con De Luca volevo trattare - incalza Cirielli - ma prima ha detto che il termovalorizzatore ce lo faceva fare in Papuasia, poi che voleva fare la variante urbanistica, poi ha detto che voleva essere lui la stazione appaltante: ci ha fatto perdere sei-sette mesi fino a quando mi sono stancato, sono andato da Bertolaso che ha inviato una nota in cui dice che la Provincia è l'unico ente competente a procedere e non ha bisogno di nessun’altra autorizzazione». «Così - ironizza - ho dimostrato che il presidente dimezzato, come De Luca mi definisce, usa i contatti che gli derivano dalla presenza in Parlamento per risolvere problemi che lui ha creato». Poi Cirielli si rivolge alle popolazioni dei monti Picentini: «Sbagliano a protestare, il termovalorizzatore è sicuro e pulito, sono le discariche che inquinano». Poi spiega: «Io l’avrei fatto altrove, ma non perché inquina, solo perché c’erano siti migliori come alcune aree industriali dismesse mentre con la localizzazione attuale si tocca un’area integra e si sono dovuti spendere soli per le strade dove inevitabilmente cui sarà un traffico di camion». Ciò detto Cirielli «ringrazia» il sindaco di Pontecagnano, Sica, che si era proposto di ospitare l’impianto «ma si sono già spesi molti soldi per il sito attuale e questo rende impraticabili altre soluzioni». «De Luca - insiste Cirielli - da demagogo qual'è ha pensato di prendersi il termovalorizzatore e poi di farlo nei picentini. Se la prendano quindi con De Luca, non con la Provincia». Ultimo affondo sui consorzi. «De Luca aveva promesso in questo ciclo dei rifiuti 200 posti di lavoro ed invece noi abbiamo detto che riconvertiremo e salveremo gli esuberi dei consorzi che sono assunzioni sue e cerchiamo di salvare quelli che ci sono. Altro che posti di lavoro: quelle promesse erano bugie di De Luca».

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