Coda di Volpe, la protesta non ferma le ecoballe
Ieri alle ore 20, dopo cinque ore di dibattito sull'opportunità di approvare il documento di condanna della scelta commissariale caduta su Coda di Volpe, il Consiglio provinciale ha fatto venire meno l'unica pregiudiziale importante invocata dal sindaco Melchionda e dai cento cittadini giunti fin dentro Palazzo Sant'Agostino: l'unanimità. Annunziata, Gambino, Odierna e Bottoni hanno votato contro «perché la solidarietà non è servita per Campagna e Serre, non servirà nemmeno per Eboli: lì stanno già scaricando le balle». Ad accendere il fuoco alle polveri del centro destra era stato in precedenza il dirimpettaio Mimmo Volpe: «Sindaci, assessori e presidente della Provincia non hanno alcun potere decisionale; nessun atto qui deliberato è stato mai reso esecutivo, in 14 anni non abbiamo vinto alcuna battaglia». L'opposizione prende coraggio ed alza indici e toni contro Villani ed il centro sinistra rei di «non far contare la provincia di Salerno nei palazzi romani e di Napoli». Al 'no' (l'hanno presa malissimo i cittadini ebolitani che alla fine hanno circondato Gambino) si sono però aggiunte anche alcune proposte. «Al ministro Carfagna - ha detto il sindaco di Pagani all'omologo Melchionda - ho inviato un documento per lo spostamento delle balle da Coda di Volpe all'area adiacente il Cdr: 5 mila metri quadrati nel comune di Battipaglia, altrettanti nel Comune di Eboli». Rivolto a Villani dice: «Da 5 mesi il commissariato non ci risponde sull'ipotesi - Caggiano avanzata quale sito per la discarica provinciale. Allora costruiamola da soli». Annunziata va oltre: «Ad un Consiglio inascoltato e politicamente impotente non resta che la strada delle dimissioni di massa». Il deliberato del Consiglio sarà portato oggi da Villani alla conferenza istituzionale sull'emergenza rifiuti convocata dal Commissario a Napoli (parteciperanno le Province, il Comune di Napoli e la Regione). Villani riproporrà il tema della discarica di Caggiano per la cui costruzione aveva ieri bollato come "impossibile" la proposta delle opposizioni. Intanto ieri a Foce Sele sono arrivati i rifiuti e con essi centinaia di rappresentati delle forze armate a presidiare l'area. Le prime 120 tonnellate di rifiuti, provenienti dall'impianto di Battipaglia, hanno varcato ieri pomeriggio i cancelli dell'ex impianto di depurazione. Operazioni che si sono svolte senza problemi considerato il divieto di transito lungo la provinciale 30 in prossimità del sito. Nessuna possibilità di contrastare l'azione commissariale, per il comitato di quartiere Santa Cecilia. Hanno così sfilato ancora una volta per il centro di Santa Cecilia; donne, uomini e bambini hanno bloccato per ore il traffico lungo la statale 18, creando non pochi disagi alla circolazione dei mezzi. Un corteo, che si ripeterà anche domattina, a cui hanno partecipato anche delle istituzioni locali, con il primo cittadino Martino Melchionda, affiancato dall'assessore all'Ambiente e dai rappresentanti dell'assise cittadina, e guidato dai residenti sostenuti dal parroco Daniele Peron, che da ieri pomeriggio con Domenico Alfano, presiedente del comitato di quartiere, è in sciopero della fame. Non mollano i residenti dell'agro di Eboli che ieri sera, a bordo di due autobus scortati dalla Celere, hanno raggiunto palazzo Sant'Agostino per prendere parte al consiglio provinciale. Ma l'emergenza di questi ultimi giorni non lascia margini di trattativa, il sito di Coda di volpe risulta vitale per riattivare gli impianti di Cdr campani bloccati da settimane. Lo stop ai lavori di riadattamento dell'impianto di depurazione alla foce del fiume Sele come sito di stoccaggio avrebbe fatto saltare il piano di De Gennaro, questo almeno è quanto riferiscono da Roma, ed è realmente l'unica azione che il Commissario delegato sarebbe riuscito a compiere in questi mesi per ripulire l'intera regione. Ma la vasca di foce Sele ha una capienza di circa 23 mila tonnellate, ovvero garantirebbe appena 43 giorni di autonomia per il solo impianto di Battipaglia, che in media sforna 500 tonnellate di balle quotidiane. Stando ai calcoli dovrebbe, quindi, giungere presto a saturazione, se si considera che ad oggi sono abbancati presso gli impianti campani circa 9 mila tonnellate di rifiuti tritovagliati, 3200 in giacenza solo a Battipaglia.