Discariche, giovedì lutto cittadino in tutti i comuni
Terzigno non disarma. Tutte le notti la popolazione dei comuni vesuviani arriva in massa a fermare i mezzi carichi di talquale. Domenica solo azioni di disturbo: la strada è stata ricoperta di olio e materiale di scarto. Alle tre di mattina tutti a casa, pioveva e il freddo entrava nelle ossa, ma ieri notte di nuovo. Prima dell'estate sul tavolo c'era la chiusura di cava Sari e la bonifica, oggi l'apertura di cava Vitiello, un mostro in grado di far sparire rifiuti per dieci anni, il tempo giusto per permettere ai due attori principali, Berlusconi e Bertolaso, di uscire di scena in gloria. Lunedì all'alba una bomba carta è esplosa vicino la tenda del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, in sciopero della fame: «Mi ritrovo tra i cittadini che invocano la mia presenza sulle barricate e le istituzioni che paventano lo scioglimento del consiglio comunale. Giovedì lutto cittadino in tutti i comuni». Da ieri in agitazione anche le scuole di Boscoreale, con assemblea permanente delle «Mamme vulcaniche per la salute».
Così i camion proseguono a viaggiare sotto scorta. «Sono andato dove c'è la discarica - dichiara invece il procuratore Giovandomenico Lepore -. Per quanto possano essere perfette, la puzza si sente e anche a distanza. Quando se ne fanno due la cosa non è piacevole. Non ci sono elementi che facciano pensare a manovre di clan camorristici». Blocco dei camion ieri pomeriggio anche a Chiaiano, dove la discarica, anche questa in un parco naturale, è in via di esaurimento. Solidarietà al Parco del Vesuvio arriva da Federparchi-Europarc Italia: «L'apertura di discariche è vietata dalla legge quadro sulle aree protette 394», spiegano.
«Sono stato all'impianto ex cdr di Giugliano - racconta Raffaele Del Giudice, direttore Legambiente Campania - che sembrava abbandonato, era pieno di ecoballe e due camion continuavano a scaricare. Allora sono andato alla discarica di San Tammaro, c'erano fiumi di percolato, montagne di immondizia alte 20 metri sovrastate dai gabbiani. Accanto l'impianto di compostaggio pronto e mai utilizzato. Di fronte Ferrandelle è rimasta com'era, piana di rifiuti pericolosi». Nelle stesse ore tour per giornalisti nel termovalorizzatore di Acerra: «Se è un gioiello perché fanno la gara per smaltire le balle fuori regione? La verità è che hanno fuso i refrattari, non fanno entrare i tecnici per non dover spiegare cosa fanno delle scorie. Sono stufo di vedere l'esercito a guardia dell'illegalità».
Il presidente Pdl della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, è sempre più all'angolo: i soldi delle compensazioni non si vedono, la Società provinciale che dovrebbe gestire il ciclo dei rifiuti non ha presentato il piano industriale, l'assessore all'ambiente invoca altri fondi in deroga al patto di stabilità. Ieri in serata incontro con i sindaci in attesa di essere ricevuto da Berlusconi. Il Consiglio dei Ministri vuole il secondo sversatoio a Terzigno, di parere opposto la Commissione europea, che giovedì torna a deliberare su una crisi che costa al territorio 450 milioni di euro bloccati a Bruxelles.