Campolattaro Il Wwf denuncia l’inquinamento dell’Oasi

Discarica di eternit intorno al lago

28 settembre 2010
Fonte: Il Mattino

Discarica abusiva nei pressi dell’oasi naturalistica del Wwf a ridosso del lago di Campolattaro. In particolare, secondo la denuncia dell’associazione ambientalista, una catasta di pensiline di eternit sarebbe stata scaricata lungo la strada circumlacuale tra Campolattaro e Morcone. Si tratta di materiali tossici, essendo l'eternit un composto da cemento impastato con fibre di amianto che ne ha determinato un grande successo ed una larga diffusione fino agi primi anni novanta, quando si scoprì l'effetto cancerogeno dell'amianto. Da allora lo smaltimento è consentito solo a cura di imprese specializzate e presso siti autorizzati. Lanciato un appello perché i sindaci e le autorità competenti provvedano rapidamente alla rimozione ed allo smaltimento, prima che i residui di amianto si disperdano nell'Oasi. «Se poi le Forze dell'Ordine riusciranno ad individuare anche gli autori del gesto criminale sarebbe una buona notizia - afferma la nota di denuncia del Wwf Sannio -. Casualmente, questo misfatto capita proprio nei giorni del ritorno dell'emergenza rifiuti nel napoletano. Da tanti, troppi anni, in Campania, quando si parla di rifiuti, si discute solo dello stadio finale dello smaltimento. Cioè quando i rifiuti sono accumulati per strada e si deve provvedere alla raccolta ed al trasferimento degli stessi per toglierli, giustamente, dagli ambienti urbani. Si tratta di un modo di ragionare assurdo, improduttivo e fuorviante, che ha generato finora le tante emergenze catastrofiche di questi ultimi anni, senza mai risolvere seriamente l'emergenza che dura ormai dal febbraio 1994. La nostra società ha pensato di sbarazzarsi dei rifiuti stipandoli nelle discariche e sotterrandoli, oggi si insegue il mito dell'incenerimento, sperando che i rifiuti possano sparire d'incanto». Secondo i vertici del Wwf, invece, «l’unica soluzione realmente efficace è: attuare una seria e sistemica politica dei materiali, fondata sulla riduzione della produzione di rifiuti e sul recupero di materia attraverso la selezione alla fonte. Solo dopo aver definito ed attuato raccolta differenziata spinta si potrà discutere dello smaltimento della quota residuale dei rifiuti: e si scoprirà che un inceneritore crea più problemi di quanti ne risolva: irrisoria produzione di energia, inquinamento di acqua, aria e suolo, contributo all'aumento dei gas climalteranti». Viene ribadita la denunciasull’inefficacia delle politiche commissariali e sollecitato il passaggio delle competenze alla Regione, Province e Comuni. Inoltre si attende la creazione di impianti di compostaggio (se la biofermentazione avviene sempre in presenza di ossigeno) o di impianti biodigestori anaerobi (se la fermentazione avviene sempre in assenza di ossigeno e di forme miste, (ad esempio compogas).

Powered by PhPeace 2.6.4